La frattura fra Jorge Prado e la Kawasaki sembra ormai insanabile, dopo la notizia che lo spagnolo non farà parte della formazione in gara al Nazioni, ecco arrivare quella che vede le due parti rinunciare di comune accordo alla partecipazione al SuperMotocross. Il rapporto tra le due parti, degenerato nelle ultime settimane, fino ad arrivare al battibecco tra il quattro volte iridato e il suo motorista, sembra quindi arrivato al capolinea.
Per Prado sembra passata un'eternità da settembre 2024 @L.Resta
Prado-Kawasaki, separazione ufficiale imminente?
Quale sarà il futuro di Prado non è ancora dato sapere. Ufficiosamente la posizione del management del galiziano propendeva fino a poco fa per restare in America per portare avanti il percorso intrapreso dopo aver lasciato l’Europa, senza cambiare nemmeno squadra. Ora la necessità di cambiare team è diventata una priorità, mentre vacilla quella di restare negli States ma la voglia di dimostrare che quello che non funzionava nel pacchetto era la moto e non il pilota, potrebbe spingere Jorge a cercare un nuovo deal con il gruppo KTM per continuare a rincorrere il sogno americano.
Con Chad Reed alla ricerca di una soluzione mai trovata @L.Resta
America o Europa: tutte le strade portano in Austria
Se Prado dovesse invece decidere di tornare in Europa, trovare una moto ufficiale non sarà facile, con tutte le squadre factory ormai al completo e un mercato che per KTM si è assestato su due piloti per team, con una moto in ogni classe che prevede de Wolf (MXGP) e Liam Everts (MX2) in Husqvarna, i fratelli Coenen, con Lucas (MXGP) e Sacha (MX2) nel team De Carli e Simon Langenfelder (MX2) e Andrea Adamo (MXGP), sotto la tenda austriaca del KTM RedBull Factory Racing Team. Altre strade sembrano decisamente più difficili da percorrere, con Honda, Yamaha e Ducati già al completo su entrambe le coste dell'oceano.