Tutte le moto che vediamo sul palcoscenico iridato sono ricoperte da scritte, più o meno grandi, che rappresentano gli sponsor che credono in quel preciso progetto. Tra questi il team Snipers conta con GIVE ME A HAND, uno sponsor decisamente speciale, composto da un gruppo di medici, infermieri e tecnici ortopedici provenienti da diverse parti del mondo, che si trova sulla Honda dei due piloti italiani Romano Fenati e Matteo Bertelle.
Classifica campionato piloti Moto3
Di cosa si occupa il progetto GIVE ME A HAND?
GIVE ME A HAND si occupa di offrire gratuitamente una protesi ortopedica a chi non ha la possibilità economica per acquistarne una. A persone che hanno subito una amputazione e questo rappresenta un problema molto diffuso considerando la presenza di mine antiuomo, di cattive condizioni igienico sanitarie, della mancanza di misure di sicurezza in ambito lavorativo. O ancora a causa di incidenti stradali, domestici o per eventi imponderabili come ad esempio l’aggressione di animali letali ( serpenti, tigri, coccodrilli) dato che GIVE ME A HAND opera principalmente in paesi come Laos, Vietnam e Sri Lanka.
Ecco in cosa GIVE ME A HAND sta facendo la differenza
L’obiettivo è quello di far condurre una vita serena a chi si trova a dover affrontare un trauma simile. E oltre ad agire sul posto GIVE ME A HAND sta studiando tecniche nuove che permettano una riduzione dei costi e una fruibilità maggiore delle protesi. Parlando poi nel dettaglio dei costi, attualmente per un modello di protesi robotica per braccio/mano si spendono dai 15.000 sino ai 70.000 euro. Questa organizzazione dopo due anni di studio è riuscita a costruire un modello altamente funzionale, esteticamente bello e con un costo di poco superiore ai 3000 euro. Inoltre l’Università di Damasco ha chiesto la loro collaborazione per concludere un progetto di robotica medicale e supporteranno così il team di medici e ingegneri a partire dal prossimo anno. Un altro capitolo che si va ad aggiungere al grande lavoro di questa realtà in costante crescita, che troviamo nel Mondiale, di cui era importante parlare.