Tom Luthi, pilota ormai veterano della Moto2, è sicuramente tra le persone più provate dalla scomparsa di Jason Dupasquier. Luthi aveva deciso già prima della triste notizia di non disputare il GP del Mugello, correndo all'ospedale "Careggi" di Firenze per stare vicino a Jason e alla sua famiglia.
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Il messaggio
A 24 ore dalla morte di Dupasquier, il dolore non si placa e Luthi prova a esprimere tutto il suo sgomento attraverso un post condiviso sui social.
"Jason, è ancora difficile per me accettare quello che è successo nelle ultime ore. Impossibile capire che tu te ne sia andato", scrive il pilota svizzero.
"Sono grato per aver avuto l'opportunità di far parte del tuo viaggio negli ultimi anni, della tua crescita come persona e pilota. Grazie per avermi permesso di condividere con te le cose belle e divertenti, ma anche i momenti difficili. Il tuo modo di fare aperto e motivato ci ha sempre ispirato. Ti ricorderemo così: con il tuo sorriso e il tuo spirito passionale. Per sempre".
Parole dolcissime e strazianti che dimostrano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l'umanità di questi piloti. Uomini che in pista sono rivali e avversari ma, una volta tolta la tuta, sanno diventare compagni e amici, nel bene e nel male.