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Moto2: il pagellone di fine stagione

© Luca Gorini

Da quando, nel 2010, nacque la Moto2, soltanto in un’altra occasione si era registrata una cavalcata simile a quella esibita quest’anno da Pedro Acosta: nel 2015 Johann Zarco trionfò con 118 lunghezze di vantaggio su Alex Rins, anche se prima di infortunarsi, a quattro GP dal termine, Tito Rabat era attardato dalla vetta di 78 punti.

Nel 2023, invece, il diciannovenne di Mazarrón si è aggiudicato il titolo in Malesia, quando mancavano due Gran Premi, e ha continuato ad allungare, chiudendo il campionato a +83 su Tony Arbolino. Un decisivo cambio di rotta rispetto al precedente lustro della Moto2: dal 2018 al 2021 il divario finale tra i primi due era stato inferiore ai dieci punti e l’anno passato non aveva raggiunto le 30 lunghezze.

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