Aprilia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni ed è ormai tra le case che lottano costantemente per il podio. Ne è prova la recente vittoria di Marco Bezzecchi nella Sprint di Misano e il secondo posto sfumato in gara lunga solo per una traiettoria sbagliata. Proprio a Misano ne abbiamo parlato con Massimo Rivola, ad di Aprilia Racing e approfittato della sua disponibilità anche per affrongare diversi temi: dal cambiamento regolamentare del 2027 all’arrivo di Liberty Media.
Rivola: "Obiettivo titolo nel 2026, fiducia nel nuovo regolamento"
Arrivano le gare asiatiche. Come siete preparati e cosa vi aspettate?
"Fino a poco tempo fa abbiamo corso a una punta – con Bezzecchi. Ora è arrivato anche l’altro attaccante, Jorge Martin, che da qualche gara sta lavorando per riprendere il giusto feeling. Per lui sarà fondamentale macinare chilometri senza pressioni esterne durante i test: è una cosa diversa farlo in un weekend di gara, dove c’è l’obbligo di dimostrare qualcosa. In un test invece puoi costruire la tua moto, trovare il feeling e crescere senza pesi mediatici. Per questo sono molto ottimista.
Arrivano ora circuiti che in passato non sono stati semplici per noi: sarà quindi una prova ulteriore per capire se i progressi ottenuti in Europa valgono anche con temperature e asfalti diversi".
Vi aspettate un miglioramento nei prossimi mesi, ma anche nei prossimi anni? Questo passo avanti può coincidere con il cambio regolamentare del 2027?
"Prima ancora del 2027, credo che l’obiettivo di Aprilia Racing per il 2026 sia quello di puntare a vincere il Mondiale, perché non ci manca nulla per poterlo fare. A parte gli avversari, come Marquez che è... particolarmente forte e difficile da battere (ride,ndr). La competizione è chiaramente di altissimo livello.
Il 2027 segnerà un cambio regolamentare importante e sono fiducioso: vedo come ci stiamo preparando, la struttura che abbiamo, la rapidità decisionale, la qualità dei nostri manager e dei nostri tecnici. Con questi ingredienti credo che Aprilia possa essere protagonista anche in quella nuova era".
"Bezzecchi uomo squadra, personaggio bellissimo... con o senza gamba di legno"
L'obiettivo di quest'anno è cambiato, corsa dopo corsa?
Prima della stagione, chiaramente l'obiettivo era quello di giocarsi, di lottare per il titolo. Con l'infortunio di Jorge abbiamo dovuo rivedere i programmi, i piani, gli obiettivi, ma devo dire che quanto fatto da Marco quest'anno è onestamente qualcosa di, non posso dire di unico, però sicuramente di eccezionale. A parte essere un personaggio bellissimo per tutti, con o senza gamba di legno (ride,ndr) - riferendosi ai festeggiamenti dopo la vittoria nella Sprint di Misano - devo dire che si è dimostrato un leader, un uomo squadra, un grandissimo lavoratore, oltre ad essere il pilota veloce che avevamo preso. Abbiamo comunque obiettivi abbastanza ambiziosi anche per quest'anno, perché chiaramente vogliamo confermarci come secondo costruttore e KTM è il nostro competitor, perché ha un'ottima moto e una formazione di quattro piloti veramente molto talentuosi. Chiaramente Pedro è quello che svetta sugli altri, anche perchè sia Enea sia Maverick hanno avuto un infortunio. Quando saranno di nuovo tutti e quattro in forma, ci daranno filo da torce. Poi vediamo con Marco cosa riusciamo a fare.
Marco Bezzecchi come persona ti ha sorpreso? È un valore aggiunto in più che ha acquistato anche la squadra?
"Devo dire che ciò che mi ha sorpreso di Marco è andato oltre le aspettative. Mi avevano detto che era molto coinvolgente, che amava stare con la squadra, ma la realtà è ancora più forte: è sempre sul pezzo, ha la fame giusta e lo si vede da quanto lavora. Non si limita a condividere un pranzo con il team, ma unisce i tavoli, crea un vero spirito di gruppo: è una sua caratteristica naturale, spontanea. Quando gli fai un’intervista, dice quello che pensa senza filtri: un personaggio un po’ all’antica, che a noi piace moltissimo e che, fortunatamente, piace altrettanto alla gente".
Chi ti ricorda?
Sinceramente non ho lavorato con Valentino né con Simoncelli, ma posso immaginare che Rossi avesse un approccio simile: l’attenzione a tutto. Dopo la Sprint vinta a Misano, ad esempio, Marco era quasi incazzato e si chiedeva perché alcune cose non fossero andate come previsto. Io dico sempre a tutti di dare il massimo, perché se non siamo perfetti non arriviamo in alto. Nei dettagli si nasconde tanta prestazione, e lui è il primo a darci il buon esempio.
Riguardo l'ipotetica futura Moto3, Aprilia è interessata ad entrare come fornitore di motori?
Personalmente mi sarebbe piaciuto perché fa parte del DNA d'Aprilia, della storia del marchio con le mitiche 125 cc e 250 cc; ahimè credo però che non saremmo i selezionati per farla. Ce ne faremo una ragione.