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GP Silverstone, Alex Marquez: “E’ stata una gara di sopravvivenza”

© Luca Gorini

Bravo e fortunato Alex Marquez nel ripartire dopo la bandiera rossa e chiudere al quinto posto alle spalle del fratello Marc e di Morbidelli perdendo il minimo di punti possibili dal #93 in ottica Mondiale.

Ha avuto più fortuna il mio avversario per il Mondiale (Marc, ndr) – commenta Alex a Sky – perché con un doppio zero uscivo con due punti recuperati in campionato. E’ stata una domenica difficile soprattutto per la prima caduta, sono entrato con il device anteriore e con troppo angolo, ho frenato per disinserirlo e mi si è chiuso il davanti. Sono stato fortunato per la bandiera rossa che mi ha permesso di ripartire. E’ stata una gara di sopravvivenza, ho sbagliato a non mettere la soft davanti perché con la media ero al limite, ma ho comunque chiuso quinto.

Alex Marquez ed il problema sicurezza

Bravo e fortunato Alex nel caso della prima partenza ma lo spagnolo ha sollevato il problema della sicurezza nel punto in cui è caduto. “Voglio essere critico sulla sicurezza, non c’è ghiaia nel punto dove sono caduto. L’incidente è stato simile a quello di Tatay di Portimao, ho mancato il muro per 15 metri mentre la mia moto è andata contro il muro. Certe cose vanno evitate e dobbiamo prendere delle decisioni per verificare tutto questo, abbiamo la Safety Commission sul posto, devono svegliarsi. E dobbiamo muoverci prima che succedano casini. Sono abbastanza arrabbiato per questo.”

Poi aggiunge: “Non dico che ci sia troppa via di fuga, ma nell’ultima parte o più avanti c’è la ghiaia. Manca nel punto dove sono caduto; sono stato fortunato perché era in partenza, se mi fosse successo durante un giro veloce sarei finito nel muro insieme alla moto. E’ stato pericolosissimo.”

Alex Marquez tra la strategia di gara e la bandiera rossa

Se è vero che con i se e con i ma non si va da nessuna parte, con il senno di poi se Alex avesse montato la soft davanti anziché la media avrebbe fatto una gara in linea con i vari Quartararo, Bezzecchi e Zarco. “La decisione di mettere la media davanti è stata mia, ero preoccupato che la soft non terminasse la gara e si distruggesse dal lato destro. Ho deciso di montare la media, forse non era la decisione giusta ma sono arrivato quinto. La soft era perfetta ma dopo il giro 15-16 la possibilità di avere graining era molto alta. Ho sbagliato a mettere la media perché con la soft riesco a guidare meglio e conservare meglio la gomma. Ho spinto per la media perché venerdì giravo forte con quella.”

Sulla bandiera rossa spiega: “Mi sono confuso. Ero già sullo scooter quando ho visto sul maxischermo che c’era la bandiera rossa, sono tornato indietro verso la mia moto ma non c’era più perché è stata portata via dal luogo dell’incidente. Sono tornato indietro di nuovo perché pensavo di tornare in pit lane con la mia moto ma fortunatamente la gara è stata fermata dopo appena tre giri. Per quel motivo sono arrivato tardi al box.

Il Marquez-pensiero sulla bagarre tra Morbidelli ed il fratello Marc negli ultimi giri e gli abbassatori

Alex negli ultimi passaggi si è messo in testa una idea meravigliosa, approfittare della bagarre tra il fratello Marc e Morbidelli per fregarli entrambi e finire sul podio. “Ho attaccato troppo tardi, negli ultimi tre giri avevo una buona trazione ed un buon feeling ma ho perso tempo con Miller che ha difeso alla grande la sua posizione. Con un giro in più avrei potuto lottare con Marc e Morbidelli, all’ultima curva c’era la possibilità di fregarli ma ho desistito preferendo chiudere dietro di loro.”

Sugli abbassatori dice: “Dobbiamo verificare ed essere realisti, non è necessario bannare gli abbassatori in ogni circuito. Silverstone non è pericoloso, a Le Mans bisogna bannare gli abbassatori. Qui il problema non sono gli abbassatori ma le temperature, l’anno prossimo torniamo ad agosto, sperando sia più caldo.”