La Honda ha bisogno di tanto lavoro per tornare nelle posizioni di testa, e Luca Marini è deciso a portare a termine questo compito. Per questo motivo, dopo il GP Qatar, il pilota italiano è volato a Jerez per dei test a cui hanno partecipato anche i test team di altri Costruttori.
È stata una sessione di collaudi piuttosto fruttuosa, ma segnata da una rovinosa caduta che fortunatamente non ha avuto gravi conseguenze per il fratello di Valentino Rossi.
Marini, stessa caduta di Marquez a Jerez
“È stata una caduta identica a quella di Marc Marquez, quando si infortunò a Jerez nel 2020 – ha raccontato il portacolori HRC - per fortuna non sono stato colpito dalla moto, ma la dinamica è stata identica. La mia RC213V ha riportato qualche danno, ma siamo riusciti a portarla in Portogallo e a ripararla. Per fortuna non mi sono fatto male, ma la caduta è stata violenta”.
Passato lo spavento, l’ex ducatista ha potuto proseguire il suo programma di lavoro: “È stato bello fare una giornata di test e guidare la moto su una pista diversa – ancora Marini – è stato un test davvero positivo, abbiamo trovato una base che funziona molto bene a Jerez e spero che funzioni anche a Portimao, una pista che promette di essere più congeniale alla Honda rispetto al Qatar".
Marini, in Portogallo per risalire
"Abbiamo capito cosa non ha funzionato a Lusail: riscontriamo grandi difficoltà al centro della curva, inoltre la mia corporatura costringe le gomme a lavorare fuori dal range ottimale, portando a un aumento di degrado e temperatura. Stiamo lavorando per risolvere queste problematiche” ha concluso il numero 10.
MotoGP, Pedro Acosta rivela il messaggio ricevuto da Valentino Rossi