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Yamaha MotoGP, difficile puntare al titolo con questa M1

© Luca Gorini

L’ottavo posto di Quartararo e il 14esimo dell’italiano Morbidelli nella gara domenicale restituiscono una visione più che chiara di ciò che sta succedendo in casa Yamaha.

Tra il team giapponese e le altre moto c’è quindi un divario importante che continuando così non consentirebbe a Fabio di conquistare il titolo neanche nel 2023.

Fabio Quartararo e il problema competitività 

Nel 2022 sul circuito dell’Algarve Fabio Quartararo ha concluso addirittura sul primo gradino del podio, partendo dalla quinta casella, ma quest’anno è andata in modo differente.

Nel Gran Premio del Portogallo, già da venerdì il campione francese non è riuscito ad andare oltre il sesto posto e i risultati non sono migliorati nella giornata di sabato, dove nella Sprint race è rimasto fuori dalla zona punti accaparrandosi la decima posizione, a causa di problemi con il launch control allo start.

Nella main race domenicale, al primo passaggio sul traguardo Quartararo si piazza in 15esima posizione, recuperando una casella, ma passa sotto la bandiera a scacchi portando a casa l'ottavo posto.

La condizione della sua M1 è, ovviamente, fondamentale: Yamaha non riesce a reggere il confronto con le Ducati e Aprilia a causa dei problemi in accelerazione in uscita curva, penalizzando il francese che non riesce a performare come vorrebbe.

El Diablo è legato con il Monster Energy Racing Team fino al 2024, dopo il rinnovo di due stagioni avvenuto nel 2022. Al momento della firma Fabio veniva da un bel periodo tanto da dichiarare "Non è stata una decisione banale, ma la Yamaha ha voglia di vincere e credo nel progetto. Li ringrazio perché hanno creduto in me dall'inizio", sarà ancora così o nella prossima stagione lo vedremo in sella ad un’altra moto?

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