Le Case impegnate in MotoGP continuano a sviluppare l’aerodinamica dei propri prototipi e, in questo senso, Aprilia e Ducati stanno dimostrando di aver interpretato i regolamenti in maniera migliore rispetto ai Costruttori giapponesi, attualmente in affanno dal punto di vista tecnico rispetto al lavoro svolto dagli ingegneri europei.
Aprilia, le ali sulla forcella
In tal senso l’Aprilia ha saputo stupire tutti anche a Portimao, sede del primo GP stagionale e dei recenti test MotoGP in cui la Casa veneta ha introdotto nuovi profili alari che rendono la RS-GP sempre più simile a una F1.
I tecnici di Noale hanno introdotto una coppia di piccole ali montate direttamente sulla forcella, azzardando una soluzione mai vista prima d’ora sulle moto della top class.
Perché montare le piccole ali proprio lì e non sulla carena? Probabilmente perché questa soluzione consente di utilizzare una superficie alare maggiore, generando maggiore carico aerodinamico. Dubitiamo però che due ali così piccole possano generare un grande carico aerodinamico, ipotizziamo quindi che possano contribuire, assieme ai profili alari montati sulla carena, a migliorare la stabilità in frenata.
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