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Pol Espargarò si ferma: (anche) il GP di Assen si fa duro per Honda

© Luca Gorini

Se lo dice un nippo verace come Takaaki Nakagami, c'è da crederci: pare proprio che non ci siano soluzioni ai mali patiti da Honda, Casa che in MotoGP schiera quattro moto, tutte spesso collocate nei bassifondi delle classifiche iridate. D'accordo, ogni tanto registriamo uno spicco brillante di questa o quella RC213 V, in episodi sporadici e isolati. Quanto durerà l'insopportabile situazione?

Oltre a viaggiare "piano", i piloti si infortunano

Perché l'immagine di copertina dice tutto: Espargarò non disputerà la gara del Van Drenthe, poiché dolorante e acciaccato. Pol ha saltato pure il terzo turno di prove libere, lasciando ferma nel garage Repsol HRC la sua RC213 V. Il catalano ce l'ha messa tutta ieri, soffrendo come un pazzo.

Come ce la stanno mettendo tutta Stefan Bradl, Alex Marquez e Takaaki Nakagami. Ora, chi più chi meno, i tre sono piloti di valore: il tedesco ha vinto un titolo in Moto2 ed è andato a podio in MotoGP, il fratello di Marc vanta due mondiali vinti, il giapponese è un bel cavallo da combattimento.

Eppure, qualcosa non funziona. Qualcosa di grosso, considerando tremende cadute quando va male, posizioni di rincalzo e pure peggio quando va bene. Evidentemente, il progetto tecnico è - come dire - "discutibile", Da discutere, diciamola così. I commenti di chi sta in sella spiegano tutto.

Marc, sarai ancora tu il Messia?

In HRC ancora ci sperano, giustamente: Marquez - quello col numero 93 - è (per l'ennesiva volta) attesissimo, sebbene non si conoscano i suoi tempi di recupero, né se e come potrà a tornare a correre nel migliore dei modi. Il migliore dei modi per uno come l'otto volte iridato è... vincere.

Vincerà? Anzi, vinceranno? Parliamo di Marc, del box Repsol e di Honda. Andare avanti così è situazione ardua per il gigante di Tokio, per la squadra altrettanto. In una panorama dall'introvabile soluzione, all'orizzonte nulla si intravede. Tranne i posti social di Marquez, l'unico che - a oggi - potrebbe risollevare gli ordini di classifica e il morale degli attori.