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GP Indonesia, Gardner: “Mandalika è Phillip Island... con 25 gradi in più”

© Luca Gorini

Che bella l'Isola di Lombok, sede del Gran Premio MotoGP di Indonesia. Il posto è apprezzato da tutti i piloti, tra i quali c'è Remy Gardner, australiano "abituato" a piste che si affacciano sul mare. Il portacolori KTM Tech3 è ispirato da un paragone, utile a capire come sia l'ambiente: "Bella pista, davvero. Per certi versi, mi ricorda Phillip Island, perché no? Solo che qui ci sono circa 25 gradi in più di temperatura".

Titolato Moto2 in carica, il figlio di Wayne spiega la diversità climatica: "In Australia si corre quando fa freddo, lo sappiamo. A Mandalika, invece, fa un caldo bestiale. A parte questo, entrambi i circuiti sono tecnici e selettivi. Vediamo come andrà, mi sento pronto alla sfida".

Mano infortunata in miglioramento per Remy


Tra le altre cose - passaggio dalla middle alla top class su tutte - Gardner ha dovuto affrontare un inverno impegnativo dal punto di vista dell'adattamento in sella. L'infortunio rimediato nella fase invernale, sembra acqua passata, ma non del tutto: "Il polso sta migliorando - conferma - infatti, in Qatar ho guidato bene. La gara di Lusail era la prima per me in MotoGP, ne conservo sensazioni positive, sebbene ancora io non sia al cento per cento".

L'obiettivo di Remy consiste nel crescere progressivamente: "Sì, ci vogliono tempo e chilometri. Ci arriveremo per gradi: la RC16 ha un grande potenziale, io mi sto impegnando a capirne le reazioni. Anche per quanto riguarda le gomme, sto imparando. Le cose vanno benee, come detto, l'obiettivo è migliorarmi costantemente".

La fase del weekend, al momento, per lui è relativa alla conquista della miglior posizioni in griglia: "Le qualifiche sono micidiali, la moto esprime forze laterali incredibili, in accelerazione e staccata chi sta in sella è parecchio stressato. Le velocità sono incredibili, specialmente se si montano gomme nuove. Robe da matti".

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