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MotoGP Misano, Petrucci abbattuto: “Avrei voluto salutare il mio pubblico”

È finito poco dopo il semaforo verde,il GP dell'Emilia Romagna di Danilo Petrucci. Nel giorno del suo compleanno e nella sua ultima gara italiana, il pilota KTM Tech 3 avrebbe voluto tagliare la bandiera a scacchi, ma è finito a terra a causa di un contatto con Joan Mir.

Che sfortuna Petrux!


“Sfortunatamente alla curva due - ha spiegato Petrucci con voce sconsolata - Joan ha provato a passarmi, ma ci siamo toccati e siamo caduti entrambi”. Nonostante la grande desolazione dell'italiano, ha detto che non si è trattata di una caduta nella quale Mir meritava una squalifica. Cosa che infatti non è avvenuta.

In ogni caso, per Petrux, le cose già dalla partenza non si erano messe troppo bene: “Ho perso un bel po' di posizioni quando mi ha passato Fabio Quartararo - ha spiegato - mi ha passato al curvone e lì è monotraiettoria, mi è entrato all'interno e mi ha portato largo. Lì mi hanno passato in tre o quattro. Avevo perso molte posizioni, eravamo un po' in difficoltà con l'anteriore, avevamo bisogno di una gomma dura davanti ma con queste temperature era impossibile portarla in temperatura soprattutto a sinistra”.

Petrucci: “Volevo dire un ultimo 'ciao' alle persone venute a Misano”


Ecco quindi che Danilo ha espresso tutto il suo dispiacere per quanto accaduto, in quanto avrebbe voluto salutare diversamente i suoi tifosi: “Mi sarebbe piaciuto dire 'ciao' un'ultima volta alle persone che sono venute a Misano. Per me era il 20° Gran Premio italiano e ogni volta è una grande emozione salutare il pubblico della MotoGP. Quando passi e alzi il braccio tutte le persone sugli spalti ti salutano, è un'emozione impagabile. Mi sarebbe piaciuto salutarli ma purtroppo non è stato possibile, in ogni caso li ringrazio tutti, oggi c'erano tante bandiere per noi, c'erano tanti miei amici ed è stato bello lo stesso”.

Petrucci ha comunque dimostrato di essere un “signore” nell'abbraccio che ha scambiato con Mir dopo la caduta: “Siamo piloti e poi Joan lo conosco da quando era piccolo, era nel team Leopard con mio papà quando ha vinto il Mondiale, quindi sono stato sempre un suo tifoso, è un bravissimo ragazzo. Quando si è alzato mi ha chiesto scusa. Le moto ormai erano rotte, non si poteva ripartire. C'è molto rispetto tra noi piloti”.

Infine su Valentino Rossi: “Oggi è stata una giornata molto forte a Misano - ha concluso - alla fine ho visto tutta la gara, ha fatto un grande recupero entrando in Top 10. Sono contento per lui perchè la sua carriera è stata straordinaria, oggi anche per lui deve essere stato molto emozionante correre a Misano un'altra volta”.

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