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MotoGP: Razgatlioglu-Petronas, affare (quasi) fatto

© GPAgency

Manca l'ufficialità, ma la notizia è ufficiosa: Toprak Razgatlioglu sarà un protagonista della MotoGP 2022, stagione a difendere i colori Yamaha. Il turco, attualmente impegnato in SBK con il team Pata whith BRIXX, ha come obiettivo il titolo delle derivate di serie 2021 e poi il salto nella classe regina.

Sebbene la Casa di Iwata ed il pupillo di Kenan Sofuoglu costituiscano un duo vincente ed in grado di minacciare il dominio di Johnny Rea su Kawasaki, la rotta sembra essere cambiata, perché quando la Top Class chiama, è sempre meglio rispondere "Sì, ci siamo".

Questo è successo. In SRT Petronas si libereranno due posti: Valentino Rossi si ritirerà (o al limite correrà un'ultima stagione per il suo team) e Franco Morbidelli cambierà squadra. Il nove volte iridato si dedicherà al progetto VR46 Ducati, mentre l'italo-brasiliano potrebbe affiancare Fabio Quartarto nella formazione Monster Energy. Potrebbe, dato che parliamo di una bella suggestione, non ancora confermata.

Vinales ha "spiazzato" tutti, attenzione pure a Gerloff


Divorziando da Yamaha, Maverick ha - ulteriormente - aperto lo scenario dei tre diapason. Lo spagnolo andrà in Aprilia? Scelta eccellente per entrambe le parti. Quartararo, leader del Mondiale 2021, rimarrà esattamente dov'è, si cerca quindi il compagno di box. Siccome Andrea Dovizioso rimane una ipotesi piuttosto azzardata, un altro italiano è candidato al ruolo.

Il Morbido, appunto, finalmente su una M1 ufficiale. Perché non Razga al primo anno di prototipi? In effetti, lo sponsor Monster ed il personale, del pilota, Red Bull farebbero "clash", ovvero, si scontrerebbero. No, quel matrimonio non s'ha da fare, almeno finchè team e corridore non cambino bevanda energetica, ma la cosa certa è che la fornitura tecnica sarà simile se non uguale a quella garantita ai piloti ufficiali.

Però, in Petronas sarebbero più aperti, coaudiuvati dalla spinta di Rossi, del passaporto di Toprak - musulmano e appetito da TV e calendario - perciò l'affare è quasi fatto. Ma non è tutto: una seconda M1 fa gola a tanti. Per esempio, a Garrett Gerloff, già provato ad Assen. L'americano di fianco al turco? Difficile da pensare, non impossibile da concretizzare.