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MotoGP Germania, Marc Marquez: “La vittoria non è alla nostra portata”

© Milagro

La migliore qualifica dell’anno per la Formica Atomica. Marc Marquez può ritenersi soddisfatto del quinto posto, conscio del fatto che domani in gara sarà molto difficile lottare per la vittoria, ma proverà quantomeno a salire sul podio.

Nel debrief media post qualifiche, lo spagnolo racconta le sue sensazioni e le sue aspettative su un tracciato che conosce come le sue tasche. 

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“La media posteriore è la gomma da gara”


Marc Marquez apre il suo incontro con i giornalisti parlando subito di un argomento molto spinoso, ovvero la scelta delle gomme. “Nelle FP3 ho provato la soft al posteriore per capire se sarebbe stata la gomma da gara, ma dopo il secondo run non era più utilizzabile. Domani andrò con la media al posteriore, e penso tutti. Nonostante il mio passo non sia male, nel giro singolo faccio molta fatica, non riesco a guidare come voglio. La mia qualifica è accettabile, ho fatto un bel giro nel primo run ma dopo con le varie bandiere gialle è stato difficile migliorare. Vedremo domani in gara, ci sono piloti come Zarco, Quartararo e Oliveira che hanno un buon passo. Siamo vicini ma non così tanto per stare con loro.

La Formica Atomica poi aggiunge: “Fisicamente sto molto bene, non ho limitazioni al braccio come in altre piste e questo è importante per la distanza di gara. Essendo una pista che gira tanto a sinistra, si spinge tanto con il braccio sinistro che è perfetto. Dove faccio più fatica è il movimento con il corpo di rialzare la moto, non riesco a muovere il corpo come voglio. La distanza di gara sarà dura per tutti e non sarà un grande problema”.

“Importante non esagerare tanto con la moto”


Marc mette sul tavolo una possibile strategia di gara anche in relazione alla moto che ha in mano. “E’ stata la migliore qualifica, ma per me non significa nulla. In questo weekend sembra che noi piloti Honda siamo più vicini agli altri piloti, ma è tutto in relazione al layout della pista ed alla performance della moto. La nostra situazione è uguale agli altri circuiti, ma qui stiamo cercando di lavorare in un modo diverso, stiamo spingendo per ottenere i tempi in aree della moto ad alto rischio quindi per la distanza di gara potrebbe essere un problema. Lavorare oggi per essere intelligenti domani, cerchiamo di gestire tutte le situazioni. Gestire significa gestire il punto di frenata, la stabilità in frenata, essere concentrati e non esagerare troppo con la moto”.

Lo spagnolo poi aggiunge: “La moto è la stessa della gara di Barcellona, nei test abbiamo fatto tanti giri, ma modificando pochissime cose. Quando gli altri piloti Honda provano delle cose, me le passano e mi piacciono subito. Stiamo andando in una direzione accettabile, ma al momento non sufficiente per uscire da questa situazione. Dobbiamo sfruttare la gara di domani perché siamo più vicini ed in una situazione migliore di Barcellona”.

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“Tutto provocato dalle bandiere gialle”


Anche Marc parla dei trenini di piloti nel Q2 ad aspettare le scie di altri piloti. “Nel Q2 c’erano tanti piloti ad aspettare, io ero uno di quelli. Tutto è provocato dalle bandiere gialle, non si può migliorare, la pista è corta, il giro dopo non te la trovi la bandiera gialla con 1’20” che mancano. Credo siano state le cadute di Zarco e Nakagami negli ultimi minuti a far sì che dovessimo abortire i giri e continuando a girare i nostri tempi sarebbero stati cancellati dalla bandiera gialla”.

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