Se serviva un qualcosa per rendere ancora più interessante la FP2 di Barcellona, ci hanno pensato le previsioni meteo. Le possibilità di pioggia per la mattinata di domani hanno infatti reso la seconda sessione di prove libere un vero e proprio turno di qualifica, con gli ultimi minuti a dir poco incandescenti, dopo una fase iniziale ed una centrale di test sulle varie mescole di pneumatici fornite da Michelin.
Nei già citati ultimi minuti di fuoco è stato Johann Zarco a spuntarla, che in sella alla sua Ducati dotata di media (asimmetrica) all’anteriore e morbida al posteriore ha fermato il cronometro sul tempo di 1’39”235, 21 millesimi meglio di uno ottimo Franco Morbidelli, 2° con coppia di soft nonostante i cronici problemi della sua M1 in termini di velocità massima.
Brilla Bastianini, Rossi sprofonda
Terzo tempo per Fabio Quartararo, anch’egli con doppia gomma morbida e distante quasi due decimi dalla vetta, mentre si alza notevolmente il distacco (+0.427) arrivando a Brad Binder, quarto davanti a Pecco Bagnaia: il piemontese di casa Ducati non ha brillato nella fase centrale della sessione, impegnato probabilmente in alcune prove di assetto, salvo poi risalire sul finale con una media all’anteriore ed una morbida al posteriore.
Alle spalle di Pecco ecco Maverick Vinales (+0.586), che precede Jack Miller ed un fantastico Enea Bastianini, ottavo e molto bravo a sfruttare al meglio le gomme morbide e la sua Ducati, mentre chiudono la top i fratelli Espargarò, con Aleix 9° davanti a Pol.
Fuori momentaneamente dalla Q2 Danilo Petrucci, 12° davanti ad un Luca Marini caduto alla quattro nelle prime battute, ma soprattutto Marc Marquez e Joan Mir, rispettivamente 15° e 16° a circa nove decimi dalla vetta. Sessione da dimenticare infine per Valentino Rossi, 19° a più di un secondo e mezzo da Zarco, seguito da Lorenzo Savadori e Jorge Martin.
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