La Ducati ha terminato i test in Qatar forte delle grandi prestazioni mostrate da Jack Miller, autore del record della pista e capace di mettere in pista prestazioni molto costanti nelle simulazioni di gara.
Riscontri ottenuti senza perdere di mira lo sviluppo della nuova GP21, in primis testando una nuova aerodinamica che potrebbe essere usata nel corso del Mondiale. Un lavoro che ha soddisfatto in pieno Gigi Dall'Igna, Direttore Generale di Ducati Corse.
Tanto lavoro
"Sono contento di ciò che siamo riusciti a fare durante i test, soprattutto perché avevamo tantissimo materiale da provare", ha spiegato Dall'Igna ai microfoni di Sky Sport. "Prima di partire per il Qatar ero davvero preoccupato di non riuscire a completare tutto il lavoro di scrematura e di rifinitura che serve per fare la prima gara, ma devo dire grazie anche a entrambi i piloti su questo. Sono stati veramente bravi, hanno fatto davvero un grandissimo lavoro di selezione e ora abbiamo le idee chiare su come approcciare la prima gara”.
Desmomissile
La Desmosedici si è dimostrata imbattibile - come da tradizione - sui rettilinei, facendo segnare velocità massime inarrivabili per la concorrenza. Basti pensare alla velocità di 357,6 km/h fatta segnare da Johann Zarco, senza dimenticare i 354 km/h raggiunti da Jorge Martin.
“Per quanto riguarda le velocità di punta, è un aspetto che mi preme molto perché superare in rettilineo è molto più facile che in curva e questo, dal mio punto vista, ci aiuta tanto nella gestione della gara", ha proseguito il manager italiano.
"Sulla nuova carena, invece, si tratta di una versione differente rispetto a quella che abbiamo portato negli ultimi anni. La carenatura è sempre un aspetto particolare, soprattutto quest’anno perché abbiamo un unico gettone da poter spendere e quindi vogliamo essere certi che venga speso bene. Credo che siamo sulla direzione giusta, ma voglio aspettare l’analisi di tutti i dati prima di scegliere con quale carena partiremo".
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