Salgono le quotazioni di Maverick Vinales. Sebbene le prove invernali non assegnino punti né muovano le classifiche, come direbbe Valentino Rossi: “Il cronometro dimostra quanto e come si stia lavorando”. Ecco perché la prestazione del catalano è da ritenersi interessante. Con una M1 rinnovata ma ancora tutta da sviluppare, lo spagnolo numero 12 ha già trovato il bandolo della matassa, lavorando sodo nel garage e dando gas in pista.
A Jerez il miglior tempo è stato suo: “Abbiamo fatto tanto lavoro, dedicandolo al telaio ed al motore – racconta – mi sono sentito davvero bene, anche se devo abituarmi al nuovo quattro cilindri. Per quanto riguarda il forcellone, ho scartato quello in carbonio: mi è sembrato peggiore di quello tradizionale, non aveva senso continuare ad utilizzarlo. Invece, il telaio è molto buono, anche se possiamo migliorarlo con step evolutivi”.
Agli occhi di Maverick, le mosse degli avversari non sono passate inosservate. Avere a pochi decimi Fabio Quartararo non sorprende Vinales, anzi: “Il fatto che i piloti Petronas abbiamo il nuovo motore è una cosa buona - continua - così Yamaha avrà ulteriori dati ed informazioni su cui lavorare. Sarà anche utile capire l’affidabilità del nuovo propulsore, anche se il confronto tra noi ufficiali e loro non è attendibile, perché la nostra elettronica è differente”.
È subito confronto con la formazione Yamaha “gemella”: ”Le sensazioni sono diverse. Infatti, Morbidelli sostiene che la M1 nuova vada bene alle alte velocità, ma in inserimento di curva sia uguale a quella di quest’anno. Io penso che il telaio sia migliorabile, quella provata è la prima versione, a Sepang ne arriverà una seconda. So che possiamo migliorarlo con step evolutivi”. Vinales, in vetta alla lista dei tempi, svela la ricetta della sua leadership: “Io mi sento in forma, riesco a spingere nel modo giusto. Con il team ho fatto un bel lavoro. La squadra, il mio momento e la fiducia sono i segreti di tali prestazioni”.