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Al Red Bull Ring Michelin punta sulle asimmetriche

La MotoGP fa tappa al Red Bull Ring, un tracciato molto veloce, caratterizzato da lunghi rettilinei e con tante curve a destra (sette a destra, solo tre a sinistra). La lunghezza della pista è di 4,318 km e alterna tratti pianeggianti a pendenze importanti ma le vere insidie saranno l’asfalto, altamente abrasivo, e le elevate temperature (oltre 28 gradi) registrate nella zona dell’Austria in questo periodo.

GOMME POSTERIORI ASIMMETRICHE - Per il Red Bull Ring, Michelin ha dovuto costruire pneumatici in grado di assicurare una maggiore durata. I piloti potranno utilizzare Michelin Power Slick anteriori morbide, medie e dure, rispettivamente identificate da una banda bianca, da nessun segno e da una banda gialla. I pneumatici posteriori disponibili, invece, avranno la mescola media (senza banda laterale) e dura (con fascia gialla). La particolare conformazione del tracciato ha imposto la creazione di un disegno asimmetrico per la gomma posteriore, con spalla rinforzata sulla parte destra. A disposizione per affrontare la variabile rappresentata dal clima, le mescole da pioggia e quella intermedia.

CIRCUITO INEDITO - “Il Red Bull Ring sarà un’esperineza nuova non solo per Michelin ma per l’intero paddock”, ha dichiarato Piero Taramasso, responsabile comparto due ruote della casa francese. “L’unico pilota che ha esperienza su questa pista è Valentino Rossi ma ha corso su una moto di una cilindrata inferiore e inoltre la pista ha subìto modifiche importanti da allora. Il recente test di fine luglio ci ha fatto capire molte cose sul tracciato. Il disegno della pista è particolare e, al contrario delle gare passate, speriamo di avere la stabilità climatica dalla nostra parte”.