di Riccardo Piergentili
Sabato 8 marzo 2008 Jorge Lorenzo debuttò nelle qualifiche della
MotoGP, ottenendo la pole position.
Domenica 9 marzo 2008 lo spagnolo si piazzò secondo nel
GP del Qatar. Il 2008 fu l’ultimo anno in cui la
Michelin fornì le gomme ad alcuni piloti della
MotoGP. Dal 2009, infatti,
Bridgestone divenne il fornitore unico di pneumatici nella
classe regina.
LORENZO “CAPISCE” LE MICHELIN - Nel 2008
Lorenzo utilizzò le gomme
Michelin, considerate meno performanti delle
Bridgestone. Nonostante ciò e nonostante la sua mancanza di esperienza, nelle prime cinque gare
Jorge ottenne una
vittoria, due secondi posti, un terzo posto e due quarti posti. Niente male per un pilota che ha debuttato nella classe regina in
inferiorità tecnica e con un compagno di squadra come
Valentino Rossi, “gommato” Bridgestone.
PREGI E DIFETTI DELLE MICHELIN - Le
Michelin di oggi sono diverse da quelle del 2008, però molti
problemi sembrano rimasti simili. Le
gomme francesi, a differenza delle Bridgestone, garantiscono tanto
grip al retrotreno, che nella prima fase di accelerazione determina un
leggero sottosterzo, a volte causa della perdita di aderenza dell’avantreno. Per questo motivo, per sfruttare le
Michelin bisogna cambiare guida e assetto rispetto alle
Bridgestone.
AL LIMITE... CON CAUTELA - Le numerose cadute registrate nei
test di Valencia hanno lasciato il segno più che altro nella mente dei piloti della
MotoGP, che al primo test di
Sepang hanno dimostrato di volersi avvicinare al limite con prudenza. Difficile dargli torto, perché
cadere ed infortunarsi in questo momento della stagione potrebbe volere dire
saltare delle prove importanti, nelle quali bisogna
trovare la base tecnica dalla quale evolvere la moto durante la stagione.
LORENZO È DI UN ALTRO PIANETA - Molti tecnici avevano previsto che
Lorenzo sarebbe partito fortissimo con le
Michelin, perché
Jorge è uno di quei piloti che, per merito del suo
stile di guida “pulito” e “rotondo”, riesce a sfruttarle senza rischiare più del dovuto. La sua
incredibile prestazione (Lorenzo ha staccato Rossi di oltre 1”) al termine del primo giorno di test a
Sepang spiega che lo spagnolo ha trovato subito un
ottimo feeling con le gomme francesi. Quindi...
il pronostico è stato rispettato.
TEMPI POCO ATTENDIBILI - In questo momento, però, i
riscontri cronometrici non hanno il valore che normalmente dovrebbero avere, perché
molti piloti sono lontani dal loro limite e, per mettersi in mostra, è sufficiente
rischiare un po’ di più, oppure avere trovato una buon assetto. Al termine del primo giorno di test solo un pilota (
Jorge Lorenzo) è riuscito ad abbattere il muro dei 2’’01”, un tempo molto lontano da quelli ottenuti nella
passata stagione (in gara Lorenzo è sceso a 2’00”606; in qualifica Pedrosa è addirittura arrivato a 1’59”053). Insomma, la sostanza è che
bisogna aspettare (probabilmente il secondo test a Sepang) per capire quali saranno i
protagonisti nel 2016. Attualmente c’è solo una certezza:
Jorge Lorenzo.
STONER È GIÀ COMPETITIVO - Analizzando quanto accaduto oggi, va infine aggiunto che
Casey Stoner è già competitivo. Ieri l’
australiano era riuscito a scendere a
2’02”1, un tempo che oggi gli avrebbe permesso di piazzarsi settimo, davanti a
Marc Marquez. Domani
Stoner scenderà di nuovo
in pista, questa volta
insieme agli altri e sicuramente con maggiore convinzione. Presto sapremo davvero
se Casey è davvero competitivo ma l’impressione è che molto presto
Ducati avrà un
collaudatore in grado di impensierire i
piloti ufficiali...