di Riccardo Piergentili
Anche al
GP Malesia le Ducati sono state le moto più veloci in pista. Rispetto a
Phillip Island, dove la superiorità delle
Desmosedici GP15 in rettilineo era a dir poco imbarazzante (
Iannone e
Dovizioso hanno sfiorato
350 km/h, mentre gli altri hanno faticato a raggiungere i
340 km/h...), a Sepang le
Honda ufficiali si sono avvicinate alle
V4 di Borgo Panigale, mentre le
Yamaha ufficiali restano più lontane.
NON È TUTTO MERITO DEL MOTORE - Si è parlato molto del
super motore Ducati, che però non è l'unico segreto.
Gigi Dall'Igna ha messo l'accento sulla potenza massima del propulsore. Giustamente... ha
depistato le indagini. Una supremazia così netta, infatti, non può essere spiegata solo con della
potenza in più, anche perché, dati e conti alla mano, si tratterebbe di molta potenza in più. Troppa potenza in più, rispetto alle
Yamaha ufficiali e soprattutto rispetto alle
Honda ufficiali, che ha sempre avuto, e continua ad avere, un
motore eccezionale.
DALLA F.1 ALLA MOTOGP - Qual è, quindi, il segreto delle super velocità raggiunte dalle
Desmosedici GP15 ufficiali? La risposta è semplice...
le Ali! Può sembrare un controsenso, perché va contro la logica affermare che un'
ala deportante (che quindi genera
carico aerodinamico e
resistenza all'avanzamento) possa incrementare la velocità massima. A differenza degli
aerei, in cui le ali permettono agli aeromobili di
volare generando portanza, in
F.1 le ali (deportanti) schiacciano le vetture al suolo, consentendo di
incrementare la velocità di percorrenza delle curve, penalizzando la velocità di punta.
LOGICA AUTO DIVERSA DA QUELLA MOTO - Le ali delle
Ducati ufficiali generano
deportanza, esattamente come quelle di una
F.1, eppure, nonostante ciò, le moto di
Iannone e
Dovizioso sono di gran lunga le più veloci. Continuando a ragionare utilizzando una
logica automobilistica, qualcuno potrebbe pensare che, togliendo le ali, le
Desmosedici GP15 diventerebbero imprendibili. È esattamente il contrario. Lo sviluppo dell'aerodinamica sulle
MotoGP sta lentamente facendo emergere il primo vantaggio delle
ali, che in rettilineo servono per
incrementare la velocità massima!
CON LE ALI SI RIDUCE L'IMPENNAMENTO - Per spiegare meglio questo concetto va ricordato che le migliori
MotoGP hanno un rapporto
peso/potenza estremo (meno di
160 kg, oltre
250 CV) e un rapporto tra baricentro e interasse che favorisce l'
impennamento del veicolo in accelerazione, contenuto attraverso l'
elettronica, la quale interviene anche alle alte velocità e con le marce più lunghe. Per questo motivo, solo per
pochi secondi al giro i motori delle
MotoGP erogano il
massimo della potenza.
LA DUCATI SFRUTTA TUTTA LA POTENZA - Le ali delle
Desmosedici GP15 sono state pensate e sviluppate proprio per garantire quel
carico aerodinamico necessario a
ridurre l'impennamento. In pratica, le
Ducati ufficiali non sono molto più potenti delle
Honda ufficiali; semplicemente, alle
velocità medio-alte, cioè quando si inizia a sentire l'effetto del
carico aerodinamico, possono sfruttare tutta o gran parte della potenza a disposizione (a differenza delle
RC213V di Marquez e Pedrosa) e questo può comportare delle
differenze velocistiche importanti, come si è visto a
Phillip Island.
QUANDO SERVONO LE ALI - Le ali non assicurano un vantaggio alle
Ducati ufficiali nella prima fase dell'accelerazione, all'uscita delle
curve lente, perché in quei tratti il carico aerodinamico è basso e le
Desmosedici GP15 hanno gli stessi problemi di tutti gli altri. Le
Ducati ufficiali hanno dei vantaggi nella
"fase intermedia" dell'accelerazione, quando il carico aerodinamico inizia a farsi sentire e quando l'
impennamento è ancora un problema.
I CONTI TORNANO - Ecco spiegato il motivo per cui
Iannone, a
Phllip Island, sorpassava con estrema facilità tutti gli altri piloti dopo la
metà dei rettilinei più lunghi ed ecco spiegato il motivo per cui, nelle piste in cui ci sono dei
rettilinei molto lunghi, le altre moto ufficiali avvicinano le prestazioni velocistiche delle
Desmosedici GP15. Infatti, una volta raggiunta la velocità massima (a cui le
Ducati ufficiali, grazie alle ali, arrivano prima degli altri), solo la
potenza del motore può permettere di incrementare ulteriormente l'accelerazione. In quelle condizioni le
RC213V ufficiali, a cui non mancano i cavalli, si avvicinano alle
Desmosedici GP15. A quel punto, però,
è tardi...
TEST ESTREMO - Per spiegare ancora meglio l'argomento, immaginiamo di effettuare un
test su un rettilineo infinitamente lungo. Il carico aerodinamico generato dalle
ali delle Ducati ufficiali penalizzerebbe la
velocità massima, ma non esiste un
tracciato del mondiale con un rettilineo così lungo, quindi, di fatto, a differenza della vetture di
F.1, sulle
MotoGP grazie alle
ali è possibile
incrementare la velocità di punta.
SVELATO IL MISTERO - O meglio... grazie alle
ali è possibile raggiungere prima la
velocità massima, sfruttando l'enorme
potenza a disposizione. Osservando le
Ducati ufficiali da bordo pista e analizzando la
classifica delle velocità massime, si potrebbe pensare che le
Desmosedici GP15 siano di gran lunga le
moto più potenti. Ora avete capito perché
non è così...
VANTAGGI ANCHE IN FRENATA - C'è poi una
ulteriore analisi che deve essere fatta. Nelle
staccate ad alta velocità, quando l'avantreno si abbassa, l'
incidenza delle ali aumenta, incrementando il
carico aerodinamico e, quindi, la
resistenza all'avanzamento. In pratica è come se il pilota potesse contare su un
impianto frenante più potente senza correre
rischi di bloccaggio della ruota
anteriore che anzi è ancora più
schiacciata a terra. Sicuramente non è per questo motivo che
Ducati sta investendo tempo e denaro nello
sviluppo delle ali, però, sembra si tratti di un gradito
"effetto collaterale"...
Twitter: @Hokutonoken_79