Nella prima metà di stagione ci sono state 471 cadute nelle tre categorie del Campionato Mondiale.
A capo dell’elenco dei piloti che sono riusciti ad abbandonare questa fama c’è Andrea Iannone che quest’anno è passato al Team Ducati ufficiale. Durante la sua stagione in Moto2 e nei primi due anni in MotoGP l’abruzzese si è fatto conoscere come un pilota veloce ma con una collezione di cadute troppo numerosa. Al suo debutto in MotoGP, nel 2013, Iannone cadde in 12 occasioni e in 14 nel corso del 2014. Alcuni temevano che il suo arrivo nel team ufficiale non avrebbe permesso alla Ducati di fare uno sviluppo adeguato proprio a causa della sua tendenza a finire a terra. Ma Iannone in questa prima parte di stagione è caduto una sola volta e, al contrario di quanto non abbia fatto in passato, nel 2015 è diventato uno dei più costanti della sua categoria. L’anno scorso in questo stesso periodo il pilota di Vasto era finito a terra sei volte e il suo progresso è il migliore tra tutti i piloti delle tre categorie e il terzo posto in classifica conferma la sua svolta. Solo due piloti hanno fatto meglio dell’abruzzese perché fino ad ora non sono mai caduti: sono i compagni del team Movistar Yamaha MotoGP, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Anche Johann Zarco, leader della Moto2, sta abbandonando la sua fama di “crasher”_ in questa stagione è caduto una sola volta. A metà del Campionato 2014, il francese era finito a terra in cinque occasioni, inclusa quella in Germania, dove demolì la moto. Durante tutto il 2014 cadde 11 volte, non è una cifra troppo alta ma molto significativa se confrontata ai risultati che sta ottenendo quest’anno. Nel campionato di Moto3, Enea Bastianini è quello che ha fatto maggiori progressi avendo ridotto di un terzo il numero di cadute rispetto all’anno scorso, quando, arrivati alla gara in Germania era finito a terra sei volte e quest’anno solo due. Tra i piloti che stanno facendo il percorso contrario troviamo Mike Di Meglio, Axel Pons e Sam Lowes, tre piloti che finora hanno accumulato dieci cadute in questa prima parte di stagione, più di quanto non abbiano fatto molti piloti nell’intera stagione 2014 e tutti e tre stanno consolidando la loro reputazione di "crashers". Un’etichetta anomala per Lowes che fino ad ora è caduto soprattutto durante le prove ma poi in gara è sempre pronto a lottare per il podio. Anche il campione del mondo in carica, Marc Marquez, sta accumulando un numero di cadute simile a quello della sua stagione di debutto in MotoGP, quando durante le prove cercava di scoprire dove fosse il limite della sua nuova moto. Con 193 cadute la Moto3 è la categoria dove sono caduti il maggior numero di piloti. Karel Hanika e Tatsuki Suzuki detengono il triste primato di "crashers" con 11 cadute ciascuno. Ma proprio Hanika nel corso della stagione 2014 era finito a terra ben 24 volte.