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MotoGP: crash report

Tutte le cadute in MotoGP sono state accuratamente registrate e, con uno sguardo indietro alla stagione da poco conclusa, sono stati messi a disposizione i dati più rilevanti per gli amanti delle statistiche. Nei 18 Gran Premi della stagione ci sono state complessivamente 981 cadute, 118 in più dell’anno precedente. Nella classe regina il totale ammonta a 206, 61 delle quali avvenute in gara. In Moto2 134 delle 408 cadute sono occorse durante le gare, mentre in Moto3 140 delle 367 scivolate hanno avuto luogo in una delle corse in calendario, invece che in prova o qualifica. Il campione del mondo MotoGP Marc Marquez ha ridotto a 11 il proprio numero di cadute quest’anno, rispetto alle 15 del 2013. Nella classe regina è stato Bradley Smith a finire per terra il maggior numero di volte quest’anno, ben sedici, che lo piazzano all’ottavo posto assoluto nel combinato di tutte le classi. Jorge Lorenzo, al contempo, continua a migliorare il proprio trend per quanto concerne le cadute. Se nel 2011 e nel 2012 ha eprso il controllo della sua M1 cinque volte a stagione, lo scorso anno è riuscito a scendere a quota tre e in questa stagione a fare ancora meglio, con solo due scivolate. Sfortunatamente nessun pilota del mondiale è stato esente da cadute, a testimonianza che tutti sono sempre alla ricerca del limite. Rookie in Moto2 e pilota unico della sua squadra, Sam Lowes ha dovuto fare i conti con un anno di apprendistato più che accidentato, visto il record assoluto di cadute della stagione in tutte e tre le classi, ben 25. Non lontani i più esperti Axel Pons e Sandro Cortese, fermatisi rispettivamente a quota 22 e 20. In Moto3 invece, un’altra matricola, Karel Hanika, si è trovata ben 24 volte nella ghiaia, nel tentativo di regalare soddisfazioni al team Red Bull KTM Ajo. Nella medesima categoria spunta anche il nome di Niccolò Antonelli, per terra in 22 occasioni. Misano ha il primato quest’anno di circuito con il maggior numero di cadute, addirittura 109, ben trentotto in più rispetto a Motegi e Phillip Island. L’anno precedente il circuito romagnolo aveva registrato “solo” 66 cadute: l’aumento, nel 2014, è stato causato principalmente dalle condizioni di bagnato incontrate dai piloti nella giornata di venerdì, che hanno reso il tracciato decisamente scivoloso.