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GP Argentina: Rossi impara in scooter

Valentino Rossi è l'unico dello squadrone del motomondiale ad aver già vinto in Argentina: era il 1998, e allora il pesarese correva nella 250 ma, soprattutto, quel Gran Premio si disputò sulla pista di Buenos Aires. Il circuito di Termas è nuovo per tutti, tranne che per i pochissimi che lo scorso anno vi hanno girato per due giorni, e per Rossi si tratta del trentaseiesimo circuito di GP diverso sul quale si appresta a correre. «In Argentina ho corso solo due volte con 250», ricorda Rossi durante la conferenza stampa di presentazione del GP. «Fu una vittoria indimenticabile, nel 1998, in lotta con Harada e Capirossi. Fu molto divertente perché eravamo tutti in battaglia per il titolo. La pista era molto diversa da questa, era piuttosto difficile sembrava una pista cittadina con molti saliscendi. Questa invece è molto moderna. Se la paragono alle altre nuove piste di questo periodo, è studiata per le moto, sembra scorrevole e veloce, è larga e consentirà un buon ritmo». Sarà la gara del riscatto per Yamaha? «Sì, soprattutto Austin è stata negativa per entrambi i piloti Yamaha. Sono molto triste per i risultati, in America ho avuto grossi problemi con la gomma anteriore altrimenti avrei avuto il potenziale per rimanere sul podio. Adesso dobbiamo tirar fuori il massimo per recuperare i punti, dobbiamo capire se il circuito è adattabile a noi. «Ogni volta è una sfida e non abbiamo molto tempo: già il tempo non è mai abbastanza quando conosci la pista, qui dobbiamo essere particolarmente concentrati e cercare di utilizzare ogni minuto, fare le scelte giuste nel setting ed essere fortunati per arrivare pronti alla domenica». Come impari di solito una pista nuova? «Giro con lo scooter per capire meglio le traiettorie, dove superare, dove mantenere la velocità migliore. Impossibile invece capire i punti di frenata, perché per quello bisogna avere la velocità della moto. Con i test dell'anno scorso lavorando al computer si possono capire le posizioni delle marce, le accelerazioni e le frenate per farsi un'idea, ma le condizioni dei test erano negative, il secondo giorno ha pure piovuto, quindi sicuramente si può andare più veloci. Sarà importante l'approccio, e giorno dopo giorno capiremo dove si può migliorare». Come andrà con le gomme? «Ad Austin ho avuto problemi con la gomma anteriore  anche durante le prove, anche se chiaramente molto meno che durante la gara. Pare si debba migliorare la moto per far sì che la gomma anteriore funzioni meglio. Dipende anche dalla pista, sappiamo che Austin è la peggiore per noi, ma stiamo lavorando molto per migliorare il comportamento della gomma in relazione dell'asfalto». Ieri sera siete andati tutti a cena in città. Come ti sei trovato? «Ieri ho compreso la sensazione degli animali allo zoo, con la gente che scattava foto in continuazione, quindi non è stato molto divertente. Mi aspettavo qualcosa di questo genere, perché già all'aeroporto c'era già tanta folla che ci aspettava e ho capito subito che sarebbe stato weekend difficile. Meglio avere tanti fan che nessuno, ma la mia strategia sarà di rimanere chiuso nel paddock, poi chiuso nel box, chiuso in albergo e ripartire subito. Impossibile uscire!»

Fiammetta La Guidara