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Aleix Espargarò spiega le differenze tra CRT e Open

Aleix Espargaro ha concluso gli ultimi test prima dell’inizio del Motomondiale in Qatar con il miglior tempo. Ieri era in Italia per partecipare a un meeting tecico nella sede della Spidi. Nell’occasione ha parlato della nuova classe, la Open, che ha preso il posto della CRT. Quali sono le maggiori differenze riscontrate da una CRT ad una Open? "Principalmente le differenze sono motore e telaio. Il 4 cilindri Yamaha gira fortissimo e nel regime di coppia massimo spinge davvero forte. In ingresso curva inoltre, il telaio mi aiuta a chiudere molto di più e posso ritardare le fasi di frenata." Centralina unica: quali sono le difficoltà nel settare i differenti parametri? "Personalmente la difficoltà più grande è stato il salto da una centralina che conoscevo bene ad un prodotto totalmente inedito. Una volta imparato il margine di modifica e la sensibilità con cui risponde alle modifiche, non è stato difficile cucirmi addosso i parametri ideali." Nel corso delle ultime stagioni hai cambiato il tuo stile di guida adattandolo dalla Moto2 alla CRT, ed infine alla Open. L’ultimo step è strisciare il gomito sull’asfalto. Quali sono le motivazioni e le nuove tecnologie che hanno portato a questo traguardo? "Le modifiche dello stile di guida ed il fatto di strisciare i gomiti sull’asfalto derivano principalmente dalle gomme. Le Bridgestone che utilizziamo in Campionato hanno delle performance incredibili e permettono angoli di piega e velocità di percorrenza impensabili fino a poco fa. Anche i telai hanno avuto grandi migliorie e la fiducia durante le fasi di appoggio è molto elevata. Per quanto riguarda i vantaggi, in realtà è difficile rispondere; difficilmente ci si fa caso perché con le angolazioni che si raggiungono è quasi naturale strisciarli e non influenza più di tanto la guida."