Tutti i piloti, infatti, hanno avuto problemi di grip e, fatta eccezione per Stoner, solo Edwards e Simoncelli, assieme a Spies, sono stati abbastanza competitivi, a conferma che in queste condizioni, che è più pesante, è riuscito a far scaldare un pelo di più le gomme. A fine turno, infatti, tutti i piloti, scendendo dalla moto, si sono messi a controllare la gomma posteriore.
Secondo tempo siglato sul finale per Casey Stoner, a lungo nelle ultime posizioni e veloce solo sul finale, nonostante una moto con evidenti problemi di aderenza. Casey ha pagato 292 millesimi da Spies ed ha preceduto Colin Edwards, molto motivato sulla pista di casa, e a soli 22 millesimi dall'australiano.
Quarto tempo per Marco Simoncelli, a 322 millesimi da Spies. Marco ha iniziato la sessione subito aggressivo ed è stato a lungo al comando. Quinto tempo per Nicky Hayden, che però paga quasi un secondo dal connazionale.
Sesto Valentino Rossi, che ha preceduto Dovizioso, settimo, Barberà, ottavo e Jorge Lorenzo, nono. Il campione del mondo sembra quasi non aver cercato più di tanto il tempo con queste condizioni del tracciato, chiudendo a un secondo e otto dal compagno di squadra. La Yamaha, in pista con i colori bianco-rossi, ha portato ad Indy i nuovi motori più potenti provati nei test di Brno, che i due piloti ufficiali potrebbero utilizzare in gara.
Dietro al campione del mondo Dani Pedrosa, decimo a un secondo e nove, e molto in difficoltà con lo scarso grip della pista. Lo spagnolo della Honda, vincitore lo scorso anno su questa pista, non sembra aver spinot più di tanto, così come Lorenzo.
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