"Non vedo l’ora di correre al Mugello, - ha detto l'ufficiale Honda - è un posto speciale per l’atmosfera che si respira e sebbene sia un GP del campionato, la sensazione è che sia un evento a parte. È una sorta di rituale che inizia la settimana prima a casa. Poi la partenza in macchina, percorrendo il passo del Muraglione, mitico per le moto, e poi il Mugello, la Toscana, speciale per i colori, gli odori, la gente, gli spettatori, grandissimi appassionati di moto. - E continua - al Mugello bisogna dare del Lei: non è facile prendere subito il ritmo. È un tracciato tecnico, difficile: inanzitutto occorre raccordare bene le esse, per poi arrivare alla parte più impegnativa del circuito ovvero Casanova Savelli, Arrabbiata 1 e 2.
Sebbene sia italiano, non proviamo molto qui, quindì anch’io torno dopo un anno esatto. Certo, conosco i punti strategici, ma occorre sempre un po’ per riappriopiarsene completamente. Ci sono tanti cambi di direzione ed è una pista impegnativa, anche da un punto di vista fisico. A complicare le cose ci si mettono poi le buche".