Raramente un pilota è arrivato in un tracciato con un tale favore del pronostico come Marc Marquez ad Austin. Chiunque infatti ha eletto o elegge Marc a primo candidato alla vittoria nel weekend americano, tanto che l’unico a voler gettare acqua sul fuoco pare proprio Marc.
“Nel 2019, la mia miglior stagione in MotoGP, l’unico errore l’ho commesso proprio qui ad Austin– sottolinea Marc – quindi devo restare concentrato. E’ vero però che ho iniziato nel modo migliore, e la cosa più importante è che mi sento sempre più a mio agio, sia in sella che nel box. So che le aspettative sono sempre più alte ed i risultati in questo senso non aiutano, ma è ovviamente meglio avere aspettative che dubbi. Io comunque cerco sempre di pensare in maniera leggermente più negativa, in modo da non avere una fiducia eccessiva ed evitare situazione spiacevoli: per questo tengo a mente il 2019. Se non dovessi vincere non sarebbe un dramma, in Qatar ci sarebbe un’altra gara”.
L’obiettivo quindi è chiaro, ma al contempo lo spagnolo vuole pensare meno possibile alla vittoria. Lui che, per il momento, sta vincendo il confronto con l’altra superstar passata in rosso da questa stagione, ossia Lewis Hamilton.
“In comune abbiamo il fatto di essere passati nello stesso anno ad un costruttore rosso, ed anche lui ha già ottenuto grandi risultati vista la vittoria in Cina. E’ un piacere essere paragonato a lui, dato che oltre che un grande pilota è anche una star. Abbiamo uno stile diverso, ma è sempre piacevole un paragone del genere”.
Marquez, Bagnaia e Martin
Tornando nel paddock a due ruote il primo rivale di Marc sembra ad oggi il fratello Alex, in una lotta senza dubbio particolare. Sullo sfondo resta Pecco Bagnaia, ancora alla ricerca della giusta velocità
“Non credo nelle battaglie psicologiche, ancora meno con mio fratello che mi conosce meglio di tutti. Il modo migliore di vincere o creare dubbi nei rivali è essere veloce in pista: se parli bene ma in pista non sei rapido serve a poco. Se io e Alex possiamo aiutarci fuori dalla pista non vedo perché non dovremmo farlo. Bagnaia? Lo vedo bene, negli ultimi quattro anni non aveva mai iniziato così bene la stagione in termini di punti. Quando arriveremo in Europa inizierà il reale campionato, ma ovviamente i punti contano tutti allo stesso modo. Sarà un rivale per il titolo durante tutto l’anno”.
Le ultime battute Marc le dedica a Jorge Martin, che sarà presente in qualità di spettatore al COTA, ed al casco speciale che utilizzerà in questo fine settimana.
“E’ un bene che Jorge venga qui, dato che ci serve il numero uno e se Aprilia dovesse lottare per le prime posizioni sarebbe positivo per il campionato. Da quanto ho capito Martin correrà in Qatar, ma è un bene che sia qui perché necessita di tempo per adattarsi non solo alla moto ma anche al team. Personalmente mi piace correre negli Usa, e considerato che tante piste americane girano verso sinistra vorrei correre più gare in questo paese (ride ndr). Il casco che userò nel weekend è ispirato alle officine che elaborano auto e moto, spero di portarlo sul podio”.
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