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Flashback: Aragón, un anno dopo la prodezza di Rossi

Come da tradizione, Aragon chiude la “parentesi” europea della MotoGP, che tornerà nel Vecchio Continente soltanto per l’epilogo di Valencia, dopo il poker di gare tra Asia e Australia. Il circuito spagnolo del mini-Cavatappi, del caratteristico Muro di Pietra e del rettilineo lungo 968 metri non è mai stato troppo favorevole all’Italia, che qui non ha mai vinto nella classe regina, eppure è legata ad Alcañiz una delle prodezze di Valentino Rossi. Un anno fa, infatti, il pesarese visse un weekend da protagonista al ritorno sulla Yamaha M1 a poco più di tre settimane dalla frattura alla gamba destra rimediata facendo Enduro, un infortunio che impedì a Valentino di correre a Misano. 

PRIMA FILA E PODIO SFIORATO - A chi poneva dubbi sulla sua efficacia a pochi giorni da quel tipo di infortunio, Rossi rispose in pista ad Aragón: conquistata la prima fila accanto a Marc Marquez e Jorge Lorenzo, Valentino restò in seconda posizione per metà gara, seguendo come un ombra il ducatista. Soltanto a quel punto Rossi ebbe problemi di tenuta, acuiti peraltro dal cronico guaio della M1, legato all’usura della gomma posteriore. Rossi venne sopravanzato da Marquez (poi vincitore), Dani Pedrosa (secondo davanti a Lorenzo) e dal compagno di team Maverick Viñales, che chiuse quarto con poco più di mezzo secondo di vantaggio su Valentino. «Sono contento per essere riuscito a vivere una gara al massimo – disse – 23 giri sono difficili da fare pure se sei in forma. Sono molto contento perché una settimana fa erano molte di più le possibilità di guardarla a casa, invece è stata bella, sono stato veloce, siamo andati bene all’inizio». A emulare Rossi poche settimane più tardi sarebbe stato poi Jack Miller, capace di classificarsi settimo nel GP di casa, a Phillip Island, 20 giorni lo stesso tipo di infortunio rimediato facendo Trial.