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Dato per morto, invece vivo e vegeto: Kel Carruthers sta bene

Nella tarda serata di ieri 10 febbraio, ha cominciato a girare una notizia riguardante un grosso personaggio che ha scritto la storia del Motomondiale, in primis per le gesta realizzate in pista, poi per il lavoro completato nel box. Siti di settore davano la morte di Kelvin Carruthers, detentore del titolo 250 Grand Prix edizione Motomondiale 1969, marcato Benelli. L'australiano stabilitosi in California, stando alle notizie divulgate, aveva perso la vita. Ma non era vero.

Paul Carruthers contrariato, rassicura: "Papà è in vita e sta bene"

Avendo conosciuto Kelvin e collaborato con il figlio Paul, sono partite le nostre sentite condoglianze alla famiglia, previo messaggio spedito proprio a Paul, Communication Manager MotoAmerica. Lui, gentilmente, ha risposto, però precisando: "Ehi, non è vero. Papà è in vita e sta bene. Per favore, fate sapere alla gente quanto falsa sia questa notizia".

Dopo aver ringraziato per l'attenzione, Paul ha diffuso sui propri social la inesistente veridicità della presunta scomparsa del padre, classe 1938, originario di Sidney e passato all'ambito USA, in qualità di team manager Yamaha, che portò nella serie iridato il "Marziano" Kenny Roberts.

A stupire Carruthers Junior, il fatto che i vari siti abbiano fatto "tam tam", senza controverificare la fonte o sentire rappresentanti della famiglia. Anche la più famosa enciclopia internet ne aveva dichiarato il decesso, in data 10 febbraio 2024. Per fortuna, era tutto sbagliato.