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MotoGP, Cos'è lo shakedown, a cosa servono questi test?

© Alex Farinelli

Il paddock della MotoGP si trova già in pista, sono i scena gli shakedown. Questi si stanno svolgendo in Malesia, sul circuito di Sepang, dove si è già conclusa la prima giornata. Ha primeggiato indiscussa la Yamaha con cui è sceso in pista Cal Crutchlow, pilota collaudatore della casa giapponese. Dietro di lui si posiziona il novellino Augusto Fernandez con GasGas. Molte inoltre le novità tecniche sulle moto. Ma vediamo nel dettaglio a cosa servono realmente queste giornate di “prova”.

Cos'è lo shakedown: i dettagli


Ogni anno, prima che i piloti prendano posto ufficialmente in sella alle moto, in pista si svolgono i cosiddetti test Shakedown. Questi vanno in scena qualche giorno prima delle prove ufficiali e hanno una durata di tre giorni. Sono dedicati ai piloti collaudatori, come Pedrosa, Crutchlow, Pirro, Savadori, e ai Rookie, i piloti che approcciano per la prima volta la classe regina. Per questa stagione abbiamo solo un “giovincello”, che chiude la prima giornata classificandosi in seconda posizione, il già citato Fernandez. I collaudatori hanno il compito di testare la moto con l'obiettivo di renderla più performante possibile, eliminando anomalie e problemi prima che i piloti ufficiali salgano in sella.

Inoltre, in queste giornate i team fanno il punto della situazione dopo un lungo periodo di pausa, puntando a settare la moto al meglio, accendere il prototipo e spingerlo in circuito per la prima volta nel 2023. Ma soprattutto si vuole carburare di nuovo la squadra preparandola ad affrontare un altro anno al frenetico ritmo che il motomondiale impone.

Seppur la data ufficiale di inizio sia il 26 marzo, nel tracciato di Portimao, il sound della MotoGP è sempre più vicino.