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Pedrosa: “Una sfida contro Lorenzo e Rossi in auto? Sarebbe bello, ma…”

© Lamborghini Squadra Corse

La sfida di raddoppiare il numero delle ruote incuriosisce molto i piloti del motociclismo e oggi sono ben tre gli ex piloti di MotoGP a dilettarsi alla guida di automobili. Tre personaggi che tra l’altro sono stati rivali in pista tra loro: Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Quest’ultimo sta mettendo il suo talento in mostra al volante di un’eccellenza italiana, nel Lamborghini Super Trofeo, e come ha raccontato al sito spagnolo Marca.com si sta decisamente godendo questo nuovo capitolo della sua via.

Le difficoltà di passare dal semi-manubrio al volante


Dalle due alle quattro ruote, Pedrosa è contento della sua nuova avventura che descrive come “interessante! È molto divertente, c'è una buona atmosfera e il livello di competizione è piuttosto alto. Siamo divisi in tre categorie, ma i professionisti e anche molti dilettanti sono abbastanza veloci”. Il mondo delle auto è completamente diverso sotto molti aspetti e ha infatti aggiunto: Sto ancora imparando e cercando di applicare le tecniche di guida dell'auto, perché si notano le abitudini che ho dopo tanti anni passati con le moto”. Soprattutto dal punto di vista tecnico: Il modo di utilizzare il gas, il freno e la combinazione di entrambi sono gli aspetti più diversi. Anche le traiettorie, ma quando fai 20 giri le hai imparate. È difficile cambiare nella mente il modo di accelerare e frenare”.

Un confronto sulle quattro ruote con Lorenzo e Rossi


Anche il Dottore e il maiorchino hanno optato per mettersi alla prova sulle quattro ruote, ma trovarseli in pista non è fattibile: “Sarebbe senza dubbio bello, ma Rossi corre in una categoria di livello superiore, contro piloti con molta preparazione ed esperienza, che guidano auto da quando erano piccoli e anche se hai molto talento per adattarsi, il cervello è molto abituato a farlo in maniera diversa”.

La sua grande passione sono sempre state le moto, ma l’idea delle automobili l’ha sempre stuzzicato: “Ne sono sempre stato interessato. È un veicolo più sicuro dove non ci si espone tanto quanto sulla moto. Volevo assaporare quella scarica di adrenalina senza avere quell'esposizione a ogni curva. Ora si è presentata questa opportunità e mi sto divertendo”.
Anche perché difficilmente avrà l’occasione di partecipare ad un’altra gara di MotoGP, come successe l’anno scorso in Austria: Potrei farlo solo se c’è del materiale da provare e nel qual caso i piloti ufficiali non potessero usarlo a causa di problemi di regolamento, allora avrebbe senso”. Quindi per ora l'idea appare piuttosto remota...

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