di Riccardo Piergentili
Per anni il
motore a due tempi è stato protagonista delle corse, dei
campionati nazionali e di quelli mondiali.
Velocità, cross, enduro... il due tempi ha monopolizzato il
racing e ha "svezzato" tanti
campioni. Nella produzione, invece, i
propulsori a quattro tempi, più versatili e più facili da usare per merito della loro
erogazione più progressiva, hanno dominato il mercato, relegando il
due tempi su pochissimi prodotti.
Fino alla fine degli
anni '90 i potenti monocilindrici
due tempi di 125 cm3 hanno spinto delle piccole sportive che hanno fatto
sognare numerose generazioni col loro
rombo, con le loro
prestazioni, con la loro incredibile
maneggevolezza. Erano gli anni in cui dai silenziatori di scarico uscivano
nuvole di fumo bianco che avevano un
odore da molti definito
inebriante. Con quelle moto tanti si sono divertiti su
strada e in
pista, innamorandosi del mondo delle ruote e iniziando una
"carriera" motociclistica.
Alla fine degli
anni '90, a causa delle sempre più restrittive
normative anti inquinamento e per volere dei
Costruttori, che avevano deciso di investire in
motori più "puliti" ma anche in grado di essere gestiti da un maggiore numero di utenti, il
motore a due tempi è stato
condannato a morte anche se, di fatto, l'
esecuzione non è mai avvenuta.
All'inizio del 2000 i
"duetempisti" erano considerati una
nicchia di nostalgici, poi, quando molti utenti hanno iniziato a chiedere
nuove a due tempi da enduro e quando alcune Case (
KTM in primis) hanno iniziato ad accontentarli, si è capito che il
motore a due tempi, almeno nell'off road, avrebbe avuto un
futuro.
Le
moto a due tempi, infatti, sono più
leggere delle
quattro tempi, più complicate da gestire e più
delicate. Alla fine, quindi, i
fuoristradisti, ma anche coloro che utilizzano la moto per gareggiare nelle categorie
"entry level", hanno deciso che non avevano bisogno del
quattro tempi e nel
2016 il passato tornerò d'attualità con il ritorno della
125 Sport Production. In pratica, nel
2016 rivedremo in pista le
sportive di 125 cm3 derivate dalla serie. Una sorta di
vittoria in cassazione, che deve far riflettere.
Da un lato, infatti, c'è la
nuova Sport Production delle quattro tempi, una categoria che stenta a decollare. Dall'altro c'è una categoria che il sistema aveva abolito e che è tornata in pista grazie ad una sorta di
referendum popolare. Non solo. La
Suter ha recentemente presentato una costosissima sportiva 500 V4 a due tempi (la
MMX 500) che è diventata una delle
moto più "cliccate" del web.
Che cosa significa tutto questo? Che oggi, come una volta, le
moto a due tempi non possono essere utilizzate su strada per fare
turismo ma che oggi, come una volta, il
due tempi rappresenta una buona soluzione per avvicinarsi al
mondo delle corse, divertendosi in sella a veicoli dall'
eccellente rapporto peso/potenza senza spendere
cifre folli. In un mondo in cui la
mancanza di budget è una costante e dove nessuno vuole rinunciare ai propri
hobby, il
costoso sistema del quattro tempi scricchiola, almeno nell'
off road e nelle categorie "
entry level". Insomma... il
motore a due tempi si è preso la sua ennesina, piccola
rivincita.
Twitter: @Hokutonoken_79