All’inizio degli anni Cinquanta in Italia il motociclismo stava vivendo un autentico boom. La famiglia Orsi, proprietaria della Maserati automobili, nel 1953 decise di allargare la propria attività al settore motociclistico. Vennero allestite le strutture produttive e fu acquisita la Italmoto, una piccola Casa bolognese, che già aveva in listino una 125 a due tempi e una 160 a quattro tempi con distribuzione ad aste e bilancieri. Assieme a modelli, stampi e attrezzature giunse a Modena anche il capotecnico Dante Tomba.
La Casa dopo qualche tempo allargò la propria attività, presentando al Salone di Milano del 1955 una 175 monoalbero, rimasta allo stadio di prototipo, e una 250 ad aste e bilancieri con doppia accensione. Progettista di entrambe era Luciano Fochi, che aveva lavorato con Gioachino Colombo alla Ferrari e che in seguito sarebbe diventato direttore tecnico della Abarth. La 250 è stata prodotta in un numero limitato di esemplari e costituisce oggi un pezzo assai ambito dai collezionisti.
Un discreto successo commerciale per un certo periodo hanno avuto i ciclomotori, prodotti anche in versioni Sport e Supersport, mentre minor fortuna ha avuto una motoleggera di 75 cm3; in entrambi i casi il motore era un monocilindrico a due tempi con cambio a tre marce. La Maserati Moto cessò l’attività nel 1960.
Nella piazza Del Mercato a Piano del Voglio (BO) sarà possibile visitare gratuitamente la mostra statica di queste importanti moto da competizione. Per informazioni: epocapianese@gmail.com, 339-8737721.
Con il Patrocinio di: Assomotoracing (Associazione Culturale Storia e Tecnica del Motorismo da Competizione) www.assomotoracing.it