L'ultimo appuntamento stagionale di Valencia segnerà un crocevia importante per la carriera di Luca Marini, ai saluti con il team Mooney VR46 e promesso sposo della Honda, che gli affiderà la sella ufficiale lasciata vacante da Marc Marquez. Anche se manca ancora l'ufficialità, il passaggio con la moto di Tokyo è ormai imminente, per una sfida dal sapore intrigante, per quanto difficile. "Sono stati anni fantastici con la VR46, ho condiviso i momenti più belli della mia carriera con loro. Voglio ringraziare tutti, mi sono goduto ogni momento, e farò lo stesso a Valencia". Nel corso della conferenza stampa che precede l'inizio del GP, Marini ha così salutato la sua squadra, consapevole del cambio di rotta ingombrante che lo attende.
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Luca Marini: "Rossi è stata la prima persona che ho consultato"
Come detto, l'ufficialità dell'approdo in Honda non è ancora arrivata anche se mancano solo i dettagli: "Penso che le notizie usciranno presto, quando sarà tutto deciso ci sarà l'annuncio, non posso dire molto ma nei prossimi giorni scoprirete tutto. Entrare in un team ufficiale è sempre stato un mio sogno, penso che il momento fosse giusto per fare questo passo, ho colto l'occasione, è una buona opportunità per me". Marini ha poi ammesso di aver parlato con il fratello, Valentino Rossi, alla corte della Honda per quattro anni, dal 2000 al 2003: "Rossi è stata la prima persona con la quale ho parlato del passaggio in Honda, non è semplice per lui perchè è sia mio fratello che il capo del team e dell'Academy. Ovviamente mi ha detto che vorrebbe tenermi ancora in squadra ma è consapevole della grande opportunità che Honda rappresenta".
Una delle motivazioni alla base della scelta della casa di Tokyo di affidarsi al 26enne di Urbino è quella relativa alla capacità di guidare al meglio lo sviluppo della moto: "Ho fatto molto in MotoGP come collaudatore, con Ducati. Spero che io li abbia aiutati in qualcosa cosi come loro hanno dato tanto a me". In vista dell'imminente GP di Valencia, Marini è consapevole della competitività che lo caratterizza, specialmente nell'ultimo periodo, dopo la pole position ed il podio del Qatar: "Non sarà facile, l'asfalto è nuovo e questo potrà cambiare le cose. L'anno scorso nei test avevo chiuso in testa perciò potremo essere veloci, vedremo domani dopo le prove libere dove saremo".
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