72 millesimi hanno separato Marco Bezzecchi dalla sua prima vittoria in MotoGP, dopo aver disputato un’ottima Sprint in Argentina e un ultimo giro ancora più bello. Brad Binder però gli è sfuggito, andando a tagliare per primo il traguardo e lui ha ammesso: “Ci ho provato come un matto a vincere, ma Binder l’ho preso un po’ troppo tardi”.
Il sorpasso mancato di Bezzecchi su Binder
Il pilota del team Mooney VR46 è sempre stato nel gruppo di testa, lottando, recuperando posizioni, infilando gli avversari e su quel dodicesimo giro ha detto: “Mi trovavo bene e guidavo forte, quando l’ho visto vicino ho dato qualcosa in più. Gli sono arrivato vicino alla 7 e mi sono detto ‘Provo a fregarlo’. Ma è stato più bravo lui. Però sono contento”.
La gara ha avuto un esito positivo, ma non senza prendere rischi: “Alla staccata della 7 la moto mi si è messa un po’ di traverso, la curva alla fine l’ho fatta decentemente, sono solo andato un pelo largo. Ho rischiato, ovvio, ma tocca rischiare”.
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Le aspettative di Bezzecchi sul GP d'Argentina
Domani lo attende la gara sulla lunga distanza, ovvero il secondo Gran Premio stagionale, e sa che in quel caso le cose andranno in maniera diversa: “Il meteo è un po’ ballerino e intanto spero che si corra sull’asciutto: mi trovo bene e sarebbe più divertente. Sarà diversa da oggi perché bisognerà partire con più calma soprattutto per la gomma posteriore, ma la vedo bene”.