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MotoGP Austin: Bagnaia e la vittoria più significativa, in terra nemica

© Luca Gorini

Il primo "zero" dell'anno di Marc Marquez coincide con la prima vittoria di Pecco Bagnaia, un momento destinato a diventare importante in prospettiva del proseguo della stagione, per più motivi specifici. In primis per ciò che rappresenta per Bagnaia, sia dal punto di vista emotivo che fattuale. Vincere ad Austin, su una delle piste notoriamente a firma Marquez, vuol dire tanto, significa lanciare un messaggio allo stesso campione spagnolo, ricordandogli chi è il rivale principale per il titolo; significa ristabilire le gerarchie Ducati avendo battutto Alex Marquez e, in aggiunta, e forse aspetto ancora più importante, equivale ad una carica importante di morale e autostima per un pilota sì abituato a reggere la pressione ma che non ha attraversato un inizio di stagione agevole.

Il piano iniziale di Bagnaia

Nel corso dei test invernali un Bagnaia spesso in difficoltà tanto con la GP25 quanto nei confronti di un Marquez esplosivo ed estremamente in forma, aveva più volte manifestato e dichiarato come il piano ideale di inizio stagione per contenere il "93" sarebbe stato quello di limitare i danni il più posibile in termini di classifica nelle prime tre gare dell'anno, corse su tracciati maggiormenti congeniali al campione di Cervera. Dopo questo primo trittico, il bilancio, sotto questo punto di vista, può esser (tutto ad un tratto), positivo.

Solo 11 punti dividono i due compagni di squadra ed inoltre Bagnaia è riuscito a issare la sua bandiera proprio nella terra prediletta di Marquez; un biglietto da visita decisamente allettante ed efficace in vista della seconda parte del piano (da attuare dal Qatar in poi e soprattutto sui circuiti europei, quelli più cari a Bagnaia), che prevede, adesso, la piena consapevolezza dei propri mezzi e soprattutto il raggiungimento del feeling ottimale con la moto versione 2025

I numeri di Pecco Bagnaia: 40 vittorie, superato Carlo Ubbiali

Le statistiche di Bagnaia all'interno dell'orbita MotoGP non fanno che parlare di un pilota talmente affermato da risultare ridondante il solo sottolinearlo. Il successo di Austin coincide con la vittoria numero 40 se considerate tutte le classi, traguardo che sancisce il sorpasso ai danni del nove volte iridato Carlo Ubbiali, fermo a 39, nonché l'avvicinamento ad Anton Mang e Max Biaggi, appaiati a quota 42. Inoltre, il trionfo in Texas rappresenta il trentesimo sigillo in sella alla Ducati, divenendo così il pilota più vincente di sempre con la casa di Borgo Panigale. Infine, da segnalare l'accostamento ai danni di Daniel Pedrosa, fermo a 31 vittorie in MotoGP, ovvero un solo successo in più di Bagnaia che nel corso del 2025 avrà l'occasione di compiere agevolmente il sorpasso.

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