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Bagnaia? No, è Marc Marquez il vero sconfitto della MotoGP di Austin

© Luca Gorini

Certo, Pecco Bagnaia l'ha combinata grossa. Due volte. La prima, vincendo la Sprint del sabato di Austin. La seconda, cadendo durante il Gran Premio Americhe. Il ducatista si trovava al comando, stava involandosi verso il quarto successo stagionale, ma è finito a terra. Sarebbe da definirlo lo sconfitto del weekend MotoGP, è lo è, ma a un altro è andata peggio. Marc Marquez ha sofferto impotente davanti alla TV.

Marc Marquez avrà pensato: "La Honda vince anche senza di me in MotoGP"

Non servono veggenti o lettori dei pensieri altrui. Marc ha davvero pensato quanto sopra. Per voluta scelta, non si è presentato al CoTA, preferendo riposare nela sua comoda dimora. Osservando le sue storie social, l'espressione diceva: "Azzarola, è adesso che succede? Non si potrà più dichiarare che la Honda vinca esclusivamente per meriti miei. Eh no".

Da un lato dispiaciuto, dall'altro sollevato, Marquez avrà aggiunto: "Mannaggia, però la RC213 V cammina forte. Peccato che non sia la mia, perché guidata da Alex Rins. Eppure, lui andava spedito solo con la Suzuki. Mi ha battuto ad Austin nel 2019, però io ero al comando, prima di cadere e lasciargli strada libera. Potevo vincere per l'ottava volta, invece...."

Invece andò diversamente. La GSX-RR la spuntò: "Era una moto messa in pista da una formazione ufficiale la sua, mica come la squadra di Lucio Cecchinello. A pensarci bene, in Texas ha trionfato un team satellite. Però è sempre marchiato Honda. Mmm, dannazione, volete vedere che ho perso una buona occasione?"