La Yamaha ha vissuto il debutto di Toprak Razgatlioglu, il rookie più atteso degli ultimi anni (Pedro Acosta escluso) che ha impressionato precedendo due compagni di marca più esperti come Alex Rins e Jack Miller, chiudendo a soli sette decimi da Fabio Quartararo. La Casa di Iwata ha vissuto un'ulteriore giornata di test, grazie alle concessioni, continuando lo sviluppo del V4, dato che il motore quattro cilindri in linea è stato definitivamente accantonato.
In casa KTM, Maverick Vinales ha sorpreso con l'annuncio dell'ingaggio di Jorge Lorenzo come coach. Il maiorchino, che curiosamente venne sostituito proprio da Vinales quando lasciò la Yamaha, supporterà il pilota di Tech 3 in pista ma anche nella preparazione.
Pochi giorni dopo la MotoGP, Valencia ha ospitato il gran finale della stagione JuniorGP. Con il titolo del mondiale Junior già assegnato a Brian Uriarte, in palio c'erano gli altri tre allori. Il polacco Milan Pawelec ha vinto gara e titolo nell'europeo Moto2, superando in extremis Unai Orradre. Fernando Bujosa ha superato Carlos Cano in vetta alla European Talent Cup complice la squalifica di Cano (che stava già festeggiando il titolo), mentre la gara l'ha vinta Alex Longarela, terzo in campionato. Iker Garcia ha trionfato nella Stock, aggiudicandosi la corsa e il titolo, con Jacopo Cretaro terzo nella classifica generale.
Enduro
Il Mondiale dell'Hard Enduro si è concluso nel Lesotho, con la Roof of Africa vinta dal sudafricano James Moore davanti al campione del Mondo, Manuel Lettenbichler, quindi Billy Bolt. Il tedesco della KTM si è aggiudicato il campionato con una stagione quasi perfetta.