Nicolò Bulega e Toprak Razgatlioglu hanno dato spet tacolo un’altra volta.
Lo hanno fatto a Most, su uno dei circuiti old style del mondiale Superbike, tutto curve e controcurve su cui era facile esaltarsi. Lo hanno fatto nonostante qualche acciacco (l’italiano) e una moto meno performante (il turco). Lo hanno fatto guidando e vincendo sopra i problemi e oltre i limiti. Come spesso riescono a fare nella storia delle derivate di serie i piloti più amati. Quelli che, con le loro gesta, entrano nel cuore degli appassionati. Quella del 2025 sarà un’altra edizione da ricordare, per chi segue da sem pre la Superbike. Il duello a cui abbiamo assistito in Repubblica Ceca (soprattutto in Gara 2) è lì a dimostrarlo. Per l’ennesima volta. Due piloti agli antipodi come stile di guida in pista e carattere fuori da essa, riescono più degli altri ad alzare l’asticella a ogni spegnimento del semaforo rosso, suggellando al meglio l’essenza delle gare di moto: la sfida fino all’ultimo centimetro, ma nel pieno rispetto dell’avversario. Un’altra bella storia di questa stagione è quella che sta vivendo Danilo Petrucci: ancora una volta tra gli assoluti protagonisti del weekend, con tre podi conquistati su tre gare disputate. Con la Ducati del Team Barni, il ternano sta vivendo una seconda giovinezza in Superbike, rappresentando al meglio anche lui lo stereotipo del pilota-tipo del campionato: schiettezza, poche “pugnette” e tanto gas. Peccato che la Dorna non sia interessata né a lui né ai duellanti per il titolo. Da quando ha rilevato il Mondiale per derivate di serie, l’azienda catalana non si è mai impegnata nel tentativo di far tornare la Superbike quella di un tempo.
Quella di Troy Bayliss e Colin Edwards, tanto per rimanere in tema di duelli. La Superbike, agli occhi di Ezpeleta, è sempre stata considerata un campionato di serie B. Una formula che non deve distogliere le atten zioni riservate alla MotoGP. Con buona pace dei vari Bulega, Razgatlioglu e Petrucci, capaci ogni weekend di dare il 110% per animarla. Lo diciamo da tempo: alla gestione e alla promozione della Superbike servirebbe qualcuno che le volesse più bene… BUONA LETTURA!