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L'editoriale del Direttore: generazione futuro

Alle spalle dei Marc Marquez e Fabio Quartararo, quest’ultimo dominatore delle due gare di Jerez, stanno emergendo anche Pecco Bagnaia (a proposito, auguri di pronta ma soprattutto ragionata guarigione), Franco Morbidelli e Brad Binder. Gli ultimi due hanno dato, a Brno, una grande dimostrazione di forza agli avversari: il primo ha “demolito” il suo compagno di squadra giustamente più osannato, centrando finalmente quel podio che inseguiva da due anni. Il secondo, alla terza gara in MotoGP dopo il titolo della Moto3 del 2016 e dopo quello di vice campione della Moto2 del 2019, ha realizzato il sogno più grande.

Concretizzando, di conseguenza, anche quello della KTM. La Casa austriaca aveva già mostrato buone cose nelle prime gare dell’anno e adesso, anche grazie all’ottimo lavoro del piccolo grande Dani Pedrosa, possiamo dire che è destinata a correre da protagonista anche nella top class della Velocità. Per il Gruppo austriaco, tra l’altro, lo scorso weekend è stato di quelli da incorniciare, considerate anche le vittorie di Verstappen e della Red Bull in Formula1 e di Coldenhoff e della Gas Gas in MXGP. Nessuna delle tre era attesa. Un bel viatico verso il doppio appuntamento di casa, al Red Bull Ring

A proposito di futuro, attenzione alla progressione di una delle grandi speranze di casa nostra, Enea Bastianini. Uno di quelli che, come dice il suo capotecnico Giovanni Sandi, hanno il talento giusto. Anche per arrivare in MotoGP. E occhio all’ambizione di Dennis Foggia. Chissà che la vittoria di Brno, primo trionfo nel Mondiale (è il primo classe 2001 italiano a vincere un GP, dopo essere stato il primo Millennial sul podio), non gli porti anche la tranquillità, la calma e la consapevolezza dei forti. Ovvero ciò che ti permette di essere costantemente al top e di lottare, così, per qualcosa di più importante. 

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