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Dalla Vespa all'Harley-Davidson: le moto più strane della Dakar e non solo

La Dakar, così come la disciplina dei Rally Raid in generale, spinge spesso sia i piloti che i veicoli al limite delle proprie capacità. Ma nel corso della storia, le maratone nei deserti hanno visto al via anche mezzi decisamente poco consoni (almeno sulla carta) a questo tipo di competizione. Ne abbiamo scelti alcuni tra i più iconici e particolari, sia del passato che del presente: ecco quali sono (di Alessandro Di Moro)
1 di 18 Vespa P200E (Dakar 1980)
2 di 18 Parlando dei veicoli più strani, iconici e bizzarri della Dakar, è impossibile non partire dalla Vespa con cui corsero alcuni piloti “pazzi” nella seconda edizione della storica Parigi-Dakar. Ovviamente, affrontare il deserto africano fu un vero e proprio inferno per i piccoli e poco potenti scooter, ma Marc Simonot e Bernard Tcherniavsky riuscirono nell'impresa di arrivare al traguardo (seppur fuori tempo massimo)
3 di 18 Rahier Honda MK-2 (Dakar 2009)
4 di 18 Si tratta di una pitbike di derivazione Honda XL200 guidata da Ivo Kastan, pilota davvero esperto con già una decina di Dakar all'attivo
5 di 18 Anche in questo caso, con la corsa già passata al continente sudamericano, il progetto non finì la corsa, ma Ivo concluse comunque varie tappe
6 di 18 Harley-Davidson Pan America 1250
7 di 18 Si tratta di una versione completamente di serie della moto della Casa americana celebre per le custom ed è impegnata alla Africa Eco Race con Joan Pedrero
8 di 18 Pur avendo un peso di oltre 200 kg, si sta rivelando competitiva nelle mani dell'esperto pilota spagnolo, che l'ha giù utilizzata anche alla 1000 Dunas e alla Baja Aragòn con ottimi risultati
9 di 18 Ducati Desert X
10 di 18 A proposito di Africa Eco Race, non si tratta di una moto particolarmente “strana”, ma fa comunque un certo effetto vedere il marchio Ducati in gara nei Rally. Ad utilizzare la Desert X è Paolo Caprioni, tuttora in gara
11 di 18 Tacita Discanto
12 di 18 Tornando alla Dakar, quest'anno ci sono diverse moto particolari al via della classe Mission 1000. Tra queste è presente la Tacita Discanto, elettrica costruita in Piemonte e guidata da Oscar Polli e Sylvain Espinasse, i quali la stanno testando direttamente nel deserto saudita
13 di 18 Arctic Leopard E-XE880 Rally
14 di 18 Sempre nella Mission 1000, il team con più moto al via è l'Arctic Leopard, Casa cinese che schiera ben tre E-XE880 Rally portate in gara da Willy Jobard, Wenmin Su e Gang Jun Cai. Pur essendo la più simile alle due ruote standard, si tratta di un veicolo completamente elettrico
15 di 18 Bat Power Racing
16 di 18 Terza ed ultima moto presente quest'anno nella pionieristica Mission 1000, la Bat Power Racing è stata sviluppata da una squadra spagnola ed è portata in gara dall'iberico Francisco José Gomez Pallas
17 di 18 Bonus: l'auto-friggitrice
18 di 18 E' vero, non si tratta di una moto, ma parlando dei veicoli più strani tra quelli che hanno disputato la Dakar non si può non parlare dell'auto-friggitrice. Si trattava di una Toyota da circa 200 cv su cui era stata montata una vera friggitrice, che venne usata dall'equipaggio per friggere 7 kg di patatine una volta arrivati al bivacco dopo la prima speciale. E non è tutto: conclusero anche la corsa, chiudendo al 58° posto!