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Le 10 moto più "sfortunate" nella storia del Motomondiale - FOTO

Errori progettuali, scarsi risultati, poco appeal: i modelli trovati a fatica nelle classifiche iridate ma che tutti ricordano

1 di 10 10 - I pistoni ovali della Honda NR non godevano di grande affidabilità e pure la coppia era scarsa, per una moto scomparsa subito
2 di 10 9 - La Elf 500 era lenta, pure allo start, tanto da far dimenticare il nickname "The Rocket" a Ron Haslam
3 di 10 8 - Leggera sì, ma poco veloce e potente l'Aprilia RSW-2, che pagava dazio alle affermate quattro cilindri
4 di 10 7 - Bayle si accorse subito che la Modenas di Kenny Roberts aveva pochi cilindri - tre - e scarsa affidabilità
5 di 10 6 - Nemmeno il talento e l'esperienza di Luca Cadalora bastarono a far decollare la Muz, più simile ad un dragster che ad una moto
6 di 10 5 - Tecnologia d'avanguardia (forse troppo, per l'epoca) costi elevati e poca guidabilità: l'Aprilia RS Cube non fece breccia in MotoGP
7 di 10 4 - Risultati ben al di sotto le aspettative per Kawasaki in MotoGP, che ritirò dopo poche stagioni la ZX-RR
8 di 10 3 - Non si può certo dire che la Gilera guidata da Paoli Casoli fosse all'altezza di quella del SIC (peraltro, una Aprilia "camuffata")
9 di 10 2 - Parecchia speranza ed ambizione per la Ioda, sparita ben presto dalla Moto3, dopo piazzamenti poco incoraggianti
10 di 10 1 - La Proton voluta e realizzata da Kenny Roberts risultò talmente disastrosa da far togliere a KTM soldi e voglia di andare avanti