Yamaha e KTM stanno lavorando per migliorare l'aerodinamica dei propri prototipi, mentre la Honda lavora soprattutto sul telaio. La Ducati si nasconde
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Tra le novità tecniche vista a Sepang durante lo shakedown, spiccano quelle introdotte da Aprilia che, oltre alla carena col "gradino", ha sperimentato due piccole prese d'aria che ricordano l'S-Duct introdotto dalla Ferrari in F1 nel 2008. Obiettivo? "Pulire" i flussi d'aria, generare meno resistenza aerodinamica deviando l'aria oltre le spalle del pilota.Presenti anche inediti estrattori interni alle fiancate (non visibili in foto) che puliscono i flussi provenienti dal radiatore
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Una soluzione che fa il paio con le piccole feritoie presenti nella parte bassa della carenatura della RS-GP di Savadori
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Grande lavoro aerodinamico anche in casa Yamaha. Il tester Cal Crutchlow è sceso in pista con una M1 dotata di due ali che paiono una prosecuzione del cupolino: a Iwata stanno cercando di migliorare la velocità di punta e i km/h si cercano anche attraverso gli studi aerodinamici
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La Honda non resta a guardare. La Casa di Tokyo ha testato un nuovo telaio e le immagini che giungono da Sepang mostrano un differente posizionamento dei supporti motore rispetto alle versioni 2021 e 2022, quando si era cercato di posizionare più indietro il motore. Spostando leggermente in avanti il motore, in Honda sperano di migliorare il feeling all'anteriore senza compromettere il grip al posteriore tanto cercato negli anni passati
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La Ducati non resta certo a guardare: Michele Pirro ha testato un'evoluzione dell'aerodinamica utilizzata nel 2022 dedicandosi a diverse comparazioni. La sensazione è a Borgo Panigale abbiano deciso di "nascondersi", almeno per il momento